Un fatturato in crescita e una presenza ormai ben radicata, anche grazie a settant’anni di storia, in tutte le principali aree del mondo: su queste basi Bonatti guarda al futuro, prestando particolare attenzione alle nuove tendenze del mercato dettate dalla transizione energetica e dalla progressiva affermazione del GNL (gas naturale liquefatto).
Ne abbiamo parlato con l’ingegner Francesco Palma, Responsabile Marketing dell’azienda di Parma.
In quali settori dell’oil&gas siete presenti e che tipo di servizi offrite?
Bonatti è un EPC Contractor con un’esperienza di oltre 70 anni al servizio dell’industria dell’oil & gas. Le attività della società vanno dall’ingegneria e costruzione di impianti e pipeline, all’operation & maintenance delle facilities fino ai servizi di produzione.
A quali categorie di clienti vi rivolgete?
I clienti di Bonatti sono le principali oil company e trasportatori di idrocarburi al mondo. La società si relaziona, infatti, sia con International Oil Company del calibro di ExxonMobil, Chevron, BP e Shell, che con le National Oil Company, sia con grandi operatori di trasporto come TransCanada o Wingas.
Com’è strutturata la vostra presenza a livello geografico? In quali mercati operate?
Bonatti è attualmente presente e operativa in 4 continenti. Le aree principali sono il Nord-Africa con Algeria, Libia ed Egitto; l’Africa sub-sahariana con il Mozambico; il Medi Oriente con l’Iraq; l’Asia Centrale con il Kazakhstan. Poi, ancora, l’Europa, che vede l’azienda operativa in Germania, Grecia e Romania, oltre all’Italia. Infine, il Nord-America, con una importante presenza in Messico e la novità del Canada.
Quanti dipendenti avete?
Bonatti può contare, oggi, su un organico di oltre 10.000 persone di circa 50 nazionalità.
A quanto ammonta, indicativamente, il fatturato dell’azienda?
I ricavi si attestano, a fine 2018, a 793 milioni di euro con un trend in crescita rispetto all’anno precedente.
Quali sono i principali progetti in cui siete impegnati al momento?
Al momento Bonatti è impegnata su progetti che rientrano nei maggiori piani di sviluppo e investimento delle principali oil company e trasportatori di gas al mondo.
I principali progetti su cui la società è al lavoro sono:
- TAP, Grecia, costruzione di pipeline (365 km – 48”);
- EUGAL, Germania, costruzione di pipeline (292 km – 56”), per l’espansione dell’approvvigionamento di gas proveniente dal NORD STREAM 2 (Mar Baltico);
- COASTAL GASLINK, Canada, costruzione della pipeline che alimenterà gli impianti LNG che esporteranno il gas canadese verso l’Asia;
- AREA 51 PIPELINES / TCO, Kazakhstan, costruzione del nuovo sistema di raccolta di idrocarburi del giacimento di Tengiz;
- WEST NILE DELTA PROJECT, Egitto, costruzione e lavori elettrostrumentali delle facilities onshore;
- ZOHR FIELD DEVELOPMENT, Egitto, lavori elettrostrumentali sulle facilities onshore;
- ROVUMA LNG PROJECT PIONEER CAMP, Mozambico, prima milestone del progetto di sviluppo dei grandi giacimenti di gas nel nord del Paese;
- WEST QURNA 2 FIELD, Iraq, operation & maintenance degli impianti;
I più importanti progetti consegnati negli ultimi mesi, invece, sono stati:
- ALRAR SEPARATION AND BOOSTING PLANT, Algeria;
- GR4 COMPRESSOR STATION, Algeria;
- SUR DE TEXAS PIPELINE, TUXPAN-TULA PIPELINE, TULA-VILLA DE REYES PIPELINE, TUXPAN COMPRESSOR STATION, Mexico, un blocco di progetti (3 pipeline + 1 stazione di compressione + facilities accessorie) che incrementa in modo significativo l’approvvigionamento di gas del Paese.
Altri progetti molto significativi eseguiti negli ultimi anni sono stati:
- KASHAGAN PIPELINE REPLACEMENT, Kazakhstan;
- CENTRO OLIO VAL D’AGRI – PLANT DEBOTTLENECKING, Italia.
Come vedete, dal vostro punto di vista, l’attuale stato di salute del mercato oil&gas?
Lo scenario geo-politico è attualmente in grande fermento, ma nonostante questo notiamo una ripresa degli investimenti.
La transizione energetica in atto, e il crescente ruolo del gas naturale, che impatto avranno sul vostro settore di attività?
Avranno un ruolo molto importante. Attualmente Bonatti è impegnata su due aree come Mozambico e Canada che vedranno la costruzione di impianti LNG di dimensioni notevoli. Naturalmente seguiamo lo sviluppo del mercato con grande attenzione.