Il giacimento Selva, situato nell’offshore italiano, a nordest di Bologna, ha ancora riserve di gas per 13,3 bcf (miliardi di piedi cubi), che verranno sfruttate a partire dal prossimo anno.
La ha annunciato PO Valley Energy Limited, gruppo energetico australiano (quotato alla borsa di Sydney) molto attivo nel Nord Italia, che controlla il 63% della concessione relativa la Selva, la cui quote restanti sono in mano a Energy Limited.
Il Selva, storicamente parte degli asset nazionali dell’Eni, che lo ha sfruttato per la produzione di gas dal tra il 1956 e il 1984, ha recentemente ottenuto dal Governo italiano un’autorizzazione preliminare per la produzione, che PO Valley conta di poter avviare, con l’estrazione del ‘first gas, già nel 2020.
Oltre alle riserve contenute nel Selva (8,38 bcf in quota di PO), la cui stima si basa sui dati forniti dalla nota società di consulenza geofisica francese CGG, secondo le previsioni in possesso del gruppo australiano, altri 34,8 bcf di gas dovrebebro essere contenuti nella vicina area East Selva.
“Il Selva si trova a meno di un chilometro dalla rete nazionale del gas e offre costi di avviamento bassi (capex 3 milioni di euro) e un IRR alto (120%)” ha detto il CEO di PO Valley Michael Masterman.
“La diffusione delle stime sulle sue riserve sono un passaggio importante dopo il test flow positivo del pozzo Podere Gallina 1 svoltosi a gennaio dello scorso anno. “Come nel Selva, ci sono buone prospettive anche per altre aree della concessione Selva Malvezzi, come East Selva, Fondo Perino, Selva South Flank e Riccardina, e anche per Cembalina nella licenza esplorativa Podere Gallina”.
“Siamo concentrati sugli sviluppi del progetto per arrivare al first gas del Selva nel 2020” ha quindi aggiunto Masterman.
“L’Italia – ha concluso il manager della società australiana – continua a dover importare più del 90% del gas che viene consumato, quindi una nuova fonte domestico come il Selva costruirà valore per gli azionisti e aiuterà il Paese a sostenere l’utilizzo di gas naturale come strumento per la transazione energetica verso un’economia low-carbon”.