Uno dei motivi per cui i governi di Spagna e Italia sono restii a continuare a sostenere le sanzioni imposte dagli Stati Uniti a PDVSA è dovuto al fatto che Repsol ed ENI non possono ricevere petrolio come parte del pagamento per il gas naturale che queste società consegnano al Venezuela proveniente dal giacimento Cardón IV.
Tali operazioni hanno riguardato anche i cosiddetti scambi di petrolio con gasolio, anch’esse incluse nelle restrizioni imposte dagli Stati Uniti, generando fino ad oggi un debito vicino a 1.695 milioni di euro.
Sia Repsol che ENI hanno presentato un’istanza al Dipartimento del Tesoro al fine di ottenere una licenza speciale che permetta loro di ristabilire le loro operazioni di swap con PDVSA, ma il governo di Joe Biden preferisce attendere che Nicolás Maduro dimostri la volontà di sedersi a un tavolo di trattativa con l’opposizione.