L’Egitto vuole accelerare sullo sviluppo del maxi-giacimento di gas Zohr, scoperto nel 2015 dall’Eni, che è anche gestore del sito.
L’obbiettivo dell’esecutivo del Cairo, infatti, sarebbe quello – secondo quanto riferito all’agenzia Bloomberg dal ministro egiziano del Petrolio Tarek el-Molla –di anticipare il target di produzione originariamente fissato per il 2019, e raggiungerlo già entro la fine dell’anno in corso per consentire al paese di porre fine alle costose importazioni di GNL e raggiungere così l’autosufficienza dal punto di vista del gas naturale.
Sarebbero già in corso trattative tra l’Eni e il Governo egiziano per anticipare l’avvio della fase due, tramite cui raggiungere l’obbiettivo dichiarato dal ministro el-Molla.
Per il Cairo si tratta di un punto di fondamentale importanza, poiché l’acquisto di GNL da trader internazionali come Glencore e Trafigura sta mettendo a dura prova l’economia nazionale egiziana, che da tempo soffre di scarsità di riserve di valuta estera, con cui devono essere pagate queste forniture.
Al momento la produzione del giacimento Zohr consente all’Egitto di ridurre il volume delle importazioni di GNL risparmiando circa 60 milioni di dollari al mese, ovvero circa 720 milioni di dollari all’anno. Ma entro la fine del 2018, se in tale data il paese riuscirà a raggiungere l’autosufficienza – ha spiegato el-Molla – sarà possibile risparmiare 250 milioni di dollari al mese.