Eni ha effettuato una nuova importante scoperta di gas in Egitto, nell’area del Deserto Occidentale.
Il pozzo esplorativo è stato perforato nel prospetto denominato Faramid S-1X, situato nella concessione di East Obayed, a circa 30 chilometri a nord-ovest della concessione di Meleiha. Il pozzo ha raggiunto la profondità di 5.212 metri e ha incontrato numerosi livelli mineralizzati a gas nelle arenarie della formazione Khatatba di età Giurassica.
Eni ha già effettuato con successo i testi i produzione: il pozzo ha erogato 700.000 metri cubi di gas al giorno, confermando l’importante potenziale produttivo della concessione di East Obayed.
La corporation italiana ha quindi avviato gli studi per lo sviluppo commerciale di queste importanti riserve di idrocarburi che, in aggiunta al potenziale a gas della concessione di Meleiha, “potranno – si legge in una nota – dare un nuovo contributo alla produzione di gas per il paese”.
Eni, attraverso la compagnia operatrice AGIBA, pariteticamente detenuta con Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), produce attualmente circa 55 mila barili di olio equivalente al giorno dal deserto occidentale egiziano. AGIBA detiene la quota del 100% nella concessione di East Obayed.
Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la sua controllata IEOC. La società è il principale produttore del paese con una produzione equity pari a circa 320 mila barili di olio equivalente al giorno, destinata a salire nell’anno con la progressiva crescita della produzione del giacimento di Zohr.