Come preannunciato, l’Eni ha deciso di investire in modo consistente in Algeria e in particolare nell’offshore del Paese nordafricano.
Claudio Descalzi, CEO della corporation italiana, ha dichiarato che Eni ha già investito 600 milioni di dollari in Algeria nel 2017, ma che per il prossimo triennio sono previsti stanziamenti per “miliardi di dollari”. “L’offshore è molto interessante in Algeria, ci stiamo lavorando. Ma non abbiamo ancora dei blocchi”, ha aggiunto Descalzi.
Le esternazioni di Descalzi sono arrivate a margine di un evento che costituisce un primo passo concreto nella direzione indicata dal manager italiano, che ha firmato a Orano (Algeria) una serie di accordi con Abdelmoumem Ould Kaddour, Presidente e Direttore generale della compagnia di stato algerina Sonatrach, mirati a rafforzare l’integrazione tra le due società nelle attività operate congiuntamente nel Paese attraverso importanti sinergie che porteranno a significativi risparmi di spesa e a una migliorata efficienza operativa.
In particolare è già previsto il lancio di un vasto programma di esplorazione e sviluppo nel bacino del Berkine, che porterà alla messa in produzione di nuove riserve gas attraverso l’utilizzo e ottimizzazione delle infrastrutture esistenti. Eni e Sonatrach hanno inoltre sancito accordi specifici per proseguire la collaborazione nel settore Ricerca e sviluppo, dando seguito agli accordi conclusi a novembre 2016. “La rinnovata collaborazione tra le nostre società, sancita dagli accordi di oggi – ha commentato Descalzi – permette a Eni di realizzare un ulteriore importante passo in avanti in un Paese chiave come l’Algeria e di consolidare ulteriormente la partnership strategica con Sonatrach. Inoltre, la prossima realizzazione di un laboratorio per le energie rinnovabili e di un impianto fotovoltaico nel sito produttivo di Brn sono un ulteriore tassello nel percorso di decarbonizzazione di Eni che prevede, tra l’altro, lo sviluppo dei business green attraverso l’impegno crescente nelle energie da fonti rinnovabili e l’impegno in attività di ricerca scientifica e tecnologica”.