Le autorità governative hanno annunciato che invieranno una nota di protesta all’Italia, accusando la società italiana Enel di “aver violato la legge” per essere andata contro la riforma energetica che privilegia l’uso degli impianti idroelettrici della Commissione Federale dell’Elettricitá (CFE).
“E’ un po’ vergognoso che un Paese venga qui per prosperare con strumenti illegali, come ha fatto l’Enel, inoltre (si dice che) è un difensore della legislazione e della legge, quindi va contro di noi“, ha dichiarato in conferenza stampa Manuel Bartlett, amministratore delegato del CFE.
Il presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador aveva riportato la denuncia nella sua conferenza stampa mattutina, pur senza fare il nome della società che, a suo dire, si è difesa perché ritiene che la riforma energetica violi la libera concorrenza.
Enel ha 19 stabilimenti in Messico, di cui nove sono state creati in base alla riforma energetica del 2013 e una con lo schema dei produttori indipendenti, ha spiegato Mario Morales, direttore generale di Intermediation of Legacy Contracts di CFE.
Enel possiede 11 delle 113 centrali elettriche in Messico, con una capacità complessiva di 2050 MW.