PO Valley, gruppo energetico australiano quotato alla Borsa di Sydney e attivo nell’industria oil&gas con diversi asset nel Nord Italia, ha confermato la scoperta di gas nel giacimento Selva, in Emilia-Romagna.
Il pozzo Podere Maiar 1, scavato nelle scorse settimane, ha infatti incontrato “un forte flusso di gas”, confermando il valore commerciale di questa iniziativa, avviata da PO nell’ambito di un’area ancora non sfruttata del Selva, storico giacimento dell’Eni nella Pianura Padana. Il gruppo australiano, convinto dopo le proprie ricerche che nella zona fossero presenti riserve di gas per 481 milioni di metri, aveva infatti ottenuto la concessione Podere Gallina (che copre una superficie di 332 Km2 ubicata in Emilia Romagna, tra le province di Ferrara e Bologna), di cui la stessa PO detiene il 63% delle quote, mentre il 20% è stato ceduto a United Oil and Gas e un altro 17% a Prospex Oil and Gas.
Nel frattempo PO Valley ha anche messo a punto una riorganizzazione dei propri asset: tutte le proprietà, le concessioni e i permessi detenuti in Italia passeranno infatti sotto il diretto controllo della società britannica (quotata a Londra) Saffron Energy, il cui 54% è comunque in mano alla stessa PO. L’operazione di concentrazione, annunciata da Saffron tramite il suo profilo Twitter, riguarderà anche tutti gli asset italiani dell’altra società britannica Sound Energy, che cederà a PO la sua controllata Sound Energy Holdings Italy Limited (“SEHIL”).
Saffron ha annunciato che sono stati stretti accordi vincolanti per procedere con questa operazione di concentrazione, al termine della quale verrà anche adottata la nuova denominazione di Coro Energy.