Saipem ha migliorato notevolmente le sue performance economiche nel corso del 2019, esercizio che si è chiuso in utile dopo la consistente perdita del 2018.
Secondo i dati contenuti nel preconsuntivo consolidato del gruppo al 31 dicembre 2019, approvato dal CdA del contractor italiano, infatti, il risultato netto di esercizio è stato positivo per 12 milioni di euro, rispetto alla perdita netta di 472 milioni archiviata durante l’anno precedente. Positivo per 165 milioni (+25 milioni nel 2018) il risultato netto ‘adjusted’, dai cui sono stati scorporati gli special items (svalutazioni e oneri da riorganizzazione per 153 milioni di euro).
In crescita, durante il 2019, anche i ricavi complessivi, passati da 8,5 a 9 miliardi di euro, così come in aumento sono stati l’Ebitda, da 848 milioni a 1,1 miliardi di euro, e l’Ebitda adjusted, passato a 1 miliardo a 1,2 miliardi di euro.
Nello scorso esercizio è anche sceso l’indebitamento finanziario netto ante IFRS 16, che al 31 dicembre 2019 ammontava a 472 milioni di euro, rispetto al valore di 1,1 miliardi di euro del 31 dicembre 2018.
In calo gli investimenti tecnici, passati dai 485 milioni del 2018 a 336 milioni, mentre è più che raddoppiata la raccolta di nuovi ordini nel corso dell’anno: 17,6 miliardi, rispetto a 8,7 miliardi di nuovi ordini totalizzati nel 2018. Al 31 dicembre il portafoglio ordini residuo di Saipem ammontava quindi a 21,5 miliardi di euro, rispetto ai 12,6 miliardi di euro del 31 dicembre dell’anno precedente.
Un trend positivo che dovrebbe confermarsi anche nel 2020, anno che il contractor italiano prevede di concludere con ricavi superiori ai 10 miliardi, un Ebitda adjusted di almeno 1,1 miliardi di euro, investimenti tecnici cresciuti a circa 600 milioni di euro e indebitamento finanziario netto (ante-IFRS 16) inferiore a 700 milioni di euro.
Soddisfatto il CEO di Saipem Stefano Cao, che ha commentato: “Gli sforzi prodotti negli scorsi anni al fine di raggiungere un solido e rigoroso equilibrio economico-finanziario hanno consentito nel 2019 il superamento di tutti gli obiettivi prefissati con particolare riguardo all’indebitamento netto, sceso drasticamente sotto i 500 milioni di euro, al forte miglioramento del risultato netto adjusted e all’EBITDA adjusted superiore all’11%. L’avvenuta profonda trasformazione organizzativa e gestionale e il deciso orientamento strategico ad anticipare la transizione energetica hanno consentito nel corso dell’anno l’eccellente campagna di acquisizione di nuovi contratti e il raggiungimento del livello record del backlog cui hanno contribuito, con solide performance, tutte le divisioni. Tale riposizionamento sta consentendo a Saipem di riassumere un ruolo di leadership di settore e di essere preparata ad affrontare proattivamente e con ottimismo le sfide future con l’obiettivo di una creazione di valore sostenibile per gli stakeholder”.