Saudi Aramco, la compagnia petrolifera statale dell’Arabia Saudita, investirà oltre 100 miliardi di dollari in nuove trivellazioni nei prossimi 10 anni.
Ad annunciarlo – scrive l’agenzia di stampa Reuters – è stato Qahtani, Aramco, Senior Vice President per l’Upstreal di Saudi Aramco, che, in occasione di una cerimonia di diploma della Saudi Arabian Drilling Academy (SADA), che si trova ad Abqaiq, in Arabia Saudita, ha dichiarato: “Investiremo oltre 500 miliardi di riyal, pari a circa 133 miliardi di dollari, in attività di perforazione alla ricerca di petrolio e gas, durante i prossimi 10 anni, in accordo con il nostro ambizioso programma denominato Saudi Vision 2030”.
Saudi Aramco, presieduta da Khalid Al Falih, che è anche Ministro del Petrolio del Governo di Riad, è balzata agli onori delle cronache internazionali circa un mese fa, quando – secondo indiscrezioni riportate dalla stessa Reuters – il Governo dell’Arabia Saudita avrebbe deciso di cancellare il progetto di quotazione in Borsa della corporation pubblica.
L’IPO del 5% di Saudi Aramco sui listini di una delle principali Borse occidentali (non è stato ancora deciso quale) era parte della strategia messa a punto nel 2016 dal principe ereditario del regno saudita, Mohammed Bin Salman, con l’obbiettivo di diversificare e stimolare l’apertura del sistema economico del Paese, e se realizzata, sarebbe probabilmente l’Initial Public Offering col più alto valore economico della storia.
Lo stesso Governo di Riad, pochi giorni dopo le indiscrezioni della Reuters, aveva seccamente smentito l’agenzia britannica, assicurando con una nota che i piani per l’IPO non erano stati cancellati, e che la quotazione avverrà entro il 2019 (anche se forse con qualche mese di ritardo rispetto a quanto originariamente previsto).