Il 7,3% di Adriatic LNG, la società che gestisce il rigassificatore offshore di Rovigo, che recentemente Edison ha messo sul mercato potrebbe restare in mani italiane: secondo la testata americana MarineLink, infatti, come potenziale acquirente si sarebbe giù fatta avanti Snam.
Il terminale galleggiante veneto è uno dei tre rigassificatori oggi attivi in Italia, insieme al rigassificatore offshore di Livorno e al terminale terrestre di Paniglaglia (quest’ultimo di proprietà della stessa Snam) e la società di gestione Adriatic LNG è controllata al 70,3% da ExxonMobile, al 22% da Qatar Petroleum e al 7,3% da Edison, che è anche il principale cliente della struttura.
La società italiana, di proprietà del gruppo francese EDF (Électricité de France), nelle scorse settimane ha però ufficialmente confermato la sua intenzione di dismettere la partecipazione, e di aver quindi avviato la ricerca di possibili acquirenti.
Tra questi, secondo la stampa internazionale, ci sarebbe appunto Snam, che al momento non ha confermato le indiscrezioni ma che da tempo intende espandere la propria presenza sul mercato nazionale del GNL, come previsto anche dal suo nuovo piano industriale.
Bisognerà quindi aspettare per capire se eventuali trattative tra Edison e Snam potranno concretizzarsi in un deal vero e proprio, le cui cifre comunque sono ancora da determinare.
Secondo una recente analisi de Il Sole 24 Ore, infatti, il 7,3% di Adriatic LNG avrebbe un valore di circa 159 milioni di euro, mentre il gasdotto che collega la piattaforma con la rete terrestre, anch’esso messo in vendita da Edison, varrebbe ulteriori 32 milioni.
Secondo una fonte citata da MarineLink, però, se l’operazione dovesse concretizzarsi le cifre in ballo potrebbero essere decisamente più alte.