Il gruppo danese AP Moller-Maersk, leader mondiale nel trasporto marittimo di container con la controllata Maersk Line ma attivo anche in diversi settori dell’industria oil&gas, ha deciso di vendere la propria divisione dedicata all’esplorazione e produzione al gigante francese Total, che così diventa il secondo operatore sul mercato del Nord Europa.
Secondo quanto comunicato da entrambe le società, infatti, le parti hanno raggiunto un accordo per la cessione del 100% della società Maersk Oil, ad un prezzo stimato di 7,45 miliardi di dollari, con closing previsto entro il primo trimestre del 2018 dopo che le autorità e gli organi competenti – tra cui il Ministero danese dell’Energia, delle Utilities e del Clima e anche le rappresentanze dei lavoratori di Total – avranno dato il via libera all’acquisizione.
Maersk riceverà, in base al valore di Maersk Oil fissato al 30 giugno 2017 pari a 7,45 miliardi di dollari, 97,5 milioni di nuove azioni emesse Total, pari al 3,76% dell’intero capitale della oil major francese, il cui valore ammonta a 4,95 miliardi di dollari. Inoltre, Total – che ha offerto a AP Moller Holding, primo azionista di AP Moller Maersk, un posto nel suo CdA – prenderà in carico un debito a breve termine di 2,5 miliardi di dollari tramite il trasferimento di tale esposizione dal gruppo Maersk a Maersk Oil, e pagherà anche un interesse del 3% del valore stimato di Maersk Oil dal 30 giungo 2017 al termine della transazione. Infine Total si caricherà di tutti gli obblighi di decommissioning per un valore di 2,9 miliardi di dollari.
Col frutto di questa cessione, che ammonterà a 2,8 miliardi di dollari al netto di imposte e altri oneri, il gruppo Maersk intende ridurre la propria esposizione debitoria complessiva e remunerare i propri azionisti tramite di dividendi straordinari, buyback di azioni proprie e/o distribuzione di azioni Total.
La corporation francese da parte sua si è impegnata a rafforzare le sedi operative di Maersk Oil a Copenaghen e Esbjerg e a mantenere in Danimarca l’hub delle proprie attività in Nord Europa, dove diventerà il secondo operatore al mondo proprio grazie a questa acquisizione, da cui dovrebbero derivare sinergie per oltre 400 milioni di dollari.