La corporation energetica francese Total mette radici nell’offshore dell’Irlanda, e in particolare nel giacimento Southern Porcupine, che negli ultimi 2 anni ha visto una forte accelerazione delle attività di ricerca di petrolio e gas.
Total ha raggiunto due accordi separati relativi ad altrettanti blocchi del giacimento: il primo, relativo ad un’area che si trova 220 Km a sud-ovest delle coste irlandesi, in acque profonde 2.200 metri, prevede che Total, tramite la formula del farm-in, possa decidere di esercitare un’opzione e rilevare il 35% degli interessi del blocco, attualmente detenuti dall’irlandese Providence Resources al 56%, e dai partner britannici Cairn al 30% e Sosina al 14%).
La oil major francese potrà decidere se esercitare o meno la sua opzione entro 60 giorni da quanto Providence, che è operatore del blocco, avrà terminato lo scavo del primo pozzo, condizione che dovrebbe verificarsi già entro la fine del mese di giugno 2017. In caso positivo, Total dovrà versare 21,6 milioni di dollari a Providence e 5,4 milioni di dollari a Sosina.
Tramite un secondo accordo di farm-in, Total ha poi acquisito il 50% degli interessi, e con essi il ruolo di operatore, relativi ad un altro blocco del giacimento Southern Porcupine, situato 150 Km a sud-ovest della costa irlandese, in acque profonde 1.300 metri. L’azienda con sede a Parigi sosterrà alcuni dei costi di avvio delle attività del blocco e si accollerà il 60% delle spese, fiano ad un massimo di 42 milioni di dollari, necessaria allo scavo del primo pozzo esplorativo, se gli altri partner decideranno di procedere.
In seguito all’ingresso di Total, gli altri soci del blocco, ovvero Providence e Sosina, vedranno scendere le loro quote da 80% e 20% a 24% e 6% rispettivamente.