Sono partiti ufficialmente lo scorso 19 ottobre – con una cerimonia a cui erano presenti il Primo Ministro albanese Edi Rama, il Ministro delle Infrastrutture e dell’Energia, Damian Gjiknuri, il sindaco di Fier, Armando Subashi, e i vertici di TAP – i lavori di costruzione del tratto offshore del gasdotto Trans-Adriatic-Pipeline (TAP), porzione sottomarina lunga 105 Km che collega Italia e Albania.
“Si tratta di un altro importante tassello verso il completamento del progetto TAP e l’entrata in funzione nel 2020. Uno dei progetti infrastrutturali più strategici e consolidati nel panorama europeo, TAP rappresenta una nuova risorsa di gas per uso domestico e industriale, che aumenterà la sicurezza degli approvvigionamenti energetici nell’area interessata. Complessivamente, è stato completato oltre l’80% del progetto e siamo orgogliosi di lavorare nel rispetto dei più elevati standard e delle migliori prassi industriali”, ha dichiarato Luca Schieppati, Amministratore Delegato di TAP.
“Per la prima volta in Albania si svolgono lavori di ingegneria di una simile portata. I tubi di acciaio saranno assemblati in mare, a bordo di navi all’avanguardia. A quel punto, i giunti di saldatura verranno testati e il gasdotto verrà calato sul fondale marino, raggiungendo una profondità di oltre 810 metri sotto il livello del mare. Saranno utilizzati all’incirca 9.000 tubi con un diametro di 36 pollici, per un peso complessivo di quasi 100.000 tonnellate”, ha aggiunto John Haynes, Project Director di TAP.
Saipem è il contractor responsabile per l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione e l’installazione della sezione offshore del progetto. Per la costruzione del tratto a mare saranno impiegate dieci navi: due imbarcazioni si dedicheranno alla posa dei tubi (una posa tubi semisommergibile lavorerà in acque profonde, un’imbarcazione più piccola sarà usata vicino a riva); le altre otto si occuperanno di dragaggi, trasporto dei tubi, costruzioni leggere, ancoraggi, rimorchio e attività di ispezione.
Parte dell’infrastruttura Southern Gas Corridor, di cui costituisce il tratto finale, il gasdotto TAP sarà lungo 878 chilometri (di cui 550 chilometri in Grecia; 215 chilometri in Albania; 105 chilometri nell’Adriatico e 8 chilometri in Italia) e collegherà Kipoi, al confine tra Grecia e Turchia (dove si collegherà al Trans Anatolian Pipeline – TANAP con la Puglia.
Scopo del ‘corridoio’ è quello di trasportare verso i mercati dell’Europa meridionale il gas naturale estratto in Azerbaijan, consentendo al Vecchio Continente di diversificare le fonti di approvvigionamento e, nelle intenzioni dei promotori dell’opera, ridurre la dipendenza energetica dalla Russia.