Grazie agli ultimi investimenti destinati all’esplorazione sulle coste della Guayana, ExxonMobil porta le risorse recuperabili nel Paese a oltre 8.000 milioni di barili equivalenti di petrolio (MBOE).
Con la nuova scoperta fatta al largo delle coste dello Stato sudamericano, più precisamente a nord-est del campo Liza, il recente pozzo di esplorazione di Uaru ha portato i suoi frutti: si tratta del sedicesimo successo in poco più di un anno.
“Le recenti scoperte di petrolio di alta qualità nelle aree di Tripletail e Mako hanno contribuito ad aumentare in modo importante le riserve recuperabili” ha affermato nel comunicato stampa della corporation americana Mike Cousins, vicepresidente senior per le esplorazioni di ExxonMobil.
Durante la perforazione nell’area in mare aperto denominata Uaru, il gigante petrolifero texano ha rilevato la presenza di uno strato di 29 metri di spessore di arenaria che racchiude petrolio di alta qualità. La perforazione del pozzo offshore con 1.933 metri di profondità, si trova a 16 chilometri a nord-est del campo di Liza. In base alle informazioni confermate dalla stessa ExxonMobil, il pozzo ha iniziato a produrre petrolio dal mese di dicembre 2019.
In relazione allo sviluppo della Fase 1 del campo Liza, i bollettini statistici operativi attestano una produzione di 120.000 barili di petrolio al giorno, mediante la nave FPSO Liza Destiny.
La FPSO Liza Unity, invece, sarà impiegata per effettuare la seconda fase dello sviluppo e secondo le stime annunciate dalla compagnia americana, avrà una capacità produttiva di 220.000 barili di petrolio al giorno entro la metà del 2022.