Il crescente impegno di Saipem verso l’innovazione tecnologica delle proprie attività è testimoniatO dall’avanzamento dell’azienda nel ranking delle società italiane per numero di brevetti.
Il contractor di San Donato Milanese si è infatti attestato al 5° posto tra tutte le aziende del Belpaese nella classifica stilata dall’European Patent Office (EPO; organizzazione intergovernativa che dal 1977 opera per la protezione delle invenzioni e della proprietà intellettuale) basata sul numero di domande di brevetto europeo presentate nel 2019.
Saipem, con le sue 37 domande presentate a livello di gruppo – si legge in una nota – in soli due anni è riuscita a passare dalla decima alla quinta posizione del ranking EPO per le aziende italiane, migliorando nettamente il proprio posizionamento rispetto agli anni precedenti.
In linea con la strategia adottata volta ad anticipare la transizione energetica, focalizzandosi sul ciclo del gas e diversificandosi nelle rinnovabili e nella decarbonizzazione dell’industria, Saipem continua a supportare le proprie scelte facendo leva su una innata inclinazione all’innovazione ed investimenti in tecnologia: nel corso del 2019 la spesa complessiva in innovazione tecnologica ha raggiunto i 79 milioni di euro, in linea con le previsioni del piano quadriennale.
Il portafoglio alla fine del 2019 conta circa 2700 brevetti e domande di brevetto depositate a livello mondiale, che includono anche i 90 brevetti consolidati con la recente acquisizione di CO2 Solutions, società canadese specializzata in tecnologia per la cattura della CO2.
Mauro Piasere, Direttore Digital & Innovation di Saipem, ha commentato:“Il nostro buon posizionamento nella classifica EPO conferma l’impegno costante dell’azienda che da 60 anni fa della tecnologia e dell’innovazione la propria cifra caratteristica. Questa nostra attitudine è ancora più fondamentale oggi, in uno scenario in cui accompagnare i propri clienti nel processo di transizione energetica richiede soluzioni sempre nuove, efficaci, efficienti e soprattutto digitali per poter competere in un mercato sfidante”.