Il Bureau of Safety and Environmental Enforcement (BSEE) sta monitorando tutte le operazioni delle piattaforme offshore situate nel Golfo del Messico, in seguito alla formazione della tempesta tropicale Sally.
In base ai bollettini tecnici elaborati dalle stesse compagnie petrolifere che lavorano in quell’area, il personale è stato evacuato da 147 piattaforme di produzione, che equivalgono al 22% delle 643 piattaforme esistenti nel Golfo.
A differenza delle piattaforme di perforazione, che si spostano da un punto all’altro del mare, gli impianti di produzione rimangono fissi per tutta la durata del progetto e quindi sono più esposti al rischio della tempesta.
Per precauzione alcune piattaforme mobili si sono spostate fuori posizione, evitando il percorso previsto della tempesta. Questo tipo di impianti rappresenta l’11% dei 17 che operano nel Golfo.
Gli impianti di esplorazione mantengono la loro posizione utilizzando propulsori ad eliche. Queste piattaforme non sono ormeggiate sul fondo marino e quindi possono modificare la loro posizione in un lasso di tempo relativamente breve.
Dai bollettini tecnici inviati dagli operatori, la BSEE stima che circa il 21% dell’attuale produzione di petrolio nel Golfo del Messico è stata fermata per precauzione, mentre per quanto riguarda la produzione di gas naturale è del 25%.