Dopo aver abbandonato l’American Petroleum Institute (API), la principale lobby americana dell’industria oil&gas – ritenuta non sufficientemente schierata sui temi ambientali – e sulla scorta di quanto stanno facendo altre major internazionali tra cui BP ed Equinor (solo per citare quelle che si sono mosse in questa direzione con iniziative recenti), il gruppo energetico francese Total ha ‘piazzato’ una scommessa da 2,5 miliardi di dollari sulle energie rinnovabili.
E’ questo, infatti, il valore della quota del 20% dell’indiana Adani Green Energy che Total si appresta a rilevare, diventando così azionista di uno dei più attivi sviluppatori di progetti di energia solare a livello globale.
Nell’ambito dello stesso deal, il gruppo transalpino entrerà in possesso anche della metà delle azioni di un portafolio di impianti fotovoltaici di Adani di 2,35 GW di capacità complessiva, e otterrà anche un seggio nel Consiglio di Amministrazione dell’azienda indiana, parte della conglomerata industriale Adani Group.
Quella definita in questi giorni non è la prima partnership tra Total e Adani Green, che si erano già avvicinate all’inizio dello scorso anno concordando di costituire una joint-venture focalizzata sullo sviluppo di progetti di energia solare in India, e che si aggiunge alla già consolidata collaborazione che lega Total ad Adani Group nel settore del gas naturale.
La major francese, che punta a diventare uno dei primi 5 operatori al mondo nelle energie rinnovabili entro la fine del decennio, si sta muovendo molto attivamente su questo fronte e solo pochi giorni fa aveva annunciato la definizione di una partnership con il gruppo sudcoreano Hanwha Group per lo sviluppo di un impianto fotovoltaico su scala GW negli USA.
“Il nostro ingresso in Adani Green è un passaggio fondamentale della nostra strategia di sviluppo dell’industria delle energie rinnovabili in India” ha commentato il CEO di Total Patrick Pouyanne. “Considerando la dimensione del mercato, l’India è il luogo adatto in cui implementare il nostro percorso di transizione energetica che si basa su due pilastri: le rinnovabili e il gas naturale”.