Gli effetti della pandemia di coronavirus e l’instabilità geopolitica africana si riflettono sulla trimestrale di Saipem, che chiude in negativo anche se riesce comunque a raccogliere un buon quantitativo di nuove commesse.
Ad aprire la nota del contractor italiano è il Mozambico, dove la complessa situazione in relazione alla sicurezza ha costretto la major francese Total a sospendere il suo maxi progetto Mozambique LNG, dichiarando la “forza maggiore”. Saipem aveva ricevuto incarichi relativi a questo progetto per un valore complessivo di 4 miliardi di euro, inclusi nel portafoglio ordini al 31 marzo 2021, di cui 1,4 miliardi relativi ad attività schedulate nel corso di quest’anno.
Dopo la decisione di Total, Saipem sta lavorando con il cliente per preservare il valore del contatto, ma l’azienda di San Donato Milanese “al momento non è nelle condizioni di valutare gli impatti finanziari per il 2021 e conseguentemente di confermare o aggiornare lo scenario di marcato”.
“I risultati del primo trimestre 2021 risultano inevitabilmente condizionati dal contesto economico generale, ancora fortemente impattato dall’emergenza pandemica, dal rallentamento delle attività E&Cin alcuni progetti e dai recenti avvenimenti in Mozambico” ha commentato l’amministratore delegato di Saipem, Stefano Cao. “Saipem ha però dimostrato in questi anni resilienza e adattabilità nell’affrontare la complessità in scenari sfidanti. L’azienda ha fondamentali solidi per affrontare al meglio le sfide future in un mercato in continua evoluzione”.
Nel primo trimestre del 2021, Saipem ha totalizzato ricavi pari a 1,61 miliardi di euro, in netto calo rispetto ai 2,17 miliardi del primo trimestre 2020. In forte diminuzione, per le ragioni spiegate dall’azienda, anche l’EBITDA, pari a 73 milioni di euro (240 milioni nel Q1 2020), e l’EBITDA adjusted, a 88 milioni di euro (240 milioni nel primo trimestre dello scorso anno).
Il risultato netto del periodo è stato negativo per 120 milioni di euro, ma comunque in miglioramento rispetto alle perdita di 269 milioni di euro registrata nei primi 3 mesi del 2020, mentre il risultato netto adjuted è stato negativo per 105 milioni di euro, rispetto ai -9 milioni di euro del Q1 2020.
Positivo è stato invece il saldo della raccolta di nuovi ordini, che nel trimestre ammonta a 1,59 miliardi di euro, in forte incremento rispetto ai 917 milioni del primo trimetre 2020, che ha contribuito a portare il portafoglio residuo al 31 marzo 2021 a 22,37 miliardi di euro: un dato in linea con quello del Q1 2020 e che sale a 25,29 miliardi includendo le commesse in capo alle società non consolidate nel bilancio della capogruppo.