Equinor ha deciso di aumentare ulteriormente le proprie partecipazioni nel Mar di Norvegia, su cui ha già un grande dominio. Per farlo, la società petrolifera ha firmato un accordo per aumentare la partecipazione nell’unità Halten East, acquisendo l’11,8% della quota che apparteneva a Sval Energi. In questo modo, la proprietà di Equinor sull’unità sale al 69,5%.
Halten East è un campo offshore composto (al momento) da sei scoperte di gas e tre prospetti, situato nell’area di Kristin-Åsgård, vicino al campo Åsgard B di cui verranno sfruttate infrastrutture e capacità di elaborazione. Secondo le stime degli esperti, le riserve di petrolio equivalente di Halten East ammonterebbero a circa 100 milioni di barili, il cui 60% verrà esportato in Europa.
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Nel biennio 2024/25 inizieranno le attività di perforazione, mentre nel 2029 è previsto un accordo riguardante una scoperta e tre pozzi opzionali. La produzione dovrebbe invece iniziare durante il corso del 2025.
“Halten East è un progetto importante con una forte redditività e basse emissioni, in un’area centrale per Equinor. La transazione è in linea con la nostra strategia di ottimizzazione del portafoglio sulla piattaforma continentale norvegese per garantire la creazione di valore a lungo termine“, ha dichiarato Grete Birgitte Haaland, vicepresidente senior per Exploration and Production North.
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