Transizione verso un’economia low carbon, a basso impatto ambientale, crescita delle domanda di energia (le previsioni parlano di un +35% da qui al 2035) e soprattutto ruolo del Mediterraneo come hub per il gas naturale.
Sono questi i principali temi su cui si confronteranno rappresentanti istituzionali di vari paesi dell’area mediterranea e top manager di alcune delle principali corporation energetiche internazionali, che si incontreranno in occasione della XIII edizione della Offshore Mediterranean Conference (OMC), in calendario a Ravenna dal 29 al 31 marzo prossimi.
L’edizione 2017 dell’OMC, evento che si tiene ad anni alterni ad Alessandria d’Egitto e nella città romagnola ed è ormai diventato uno degli appuntamenti più significativi per l’industria dell’oil&gas, è stata presentata questa mattina a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico e si aprirà la mattina del 29 marzo con una sessione plenaria sul tema “Transizione verso un mix energetico sostenibile: il contributo dell’industria dell’Oil&gas”, cui parteciperà il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda insieme ai suoi omologhi di Egitto, Iraq, Cipro, Libano e Grecia, al CEO di Eni Claudio Descalzi e al numero uno di Edison, Marc Benayoum.
“Proprio al riguardo, l’Italia – ha dichiarato il Direttore generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche (DGS-UNMIG) del Mise, Franco Terlizzese – sta finalizzando l’aggiornamento della strategia clima-energia, che risulterà nella SEN 2017, quale strumento per definire le priorità di azione, gestire il ruolo chiave del settore energetico nell’ambito della crescita sostenibile, tenendo conto dei nuovi obiettivi europei del Clean Energy Package e mirando a traguardare obiettivi di sicurezza sempre più sfidanti”.
“OMC di Ravenna – ha aggiunto il Presidente di OMC 2017, Innocenzo Titone – è da sempre attenta e sensibile all’evoluzione dello scenario energetico internazionale, e si conferma l’evento più importante di tutto il Bacino del Mediterraneo con un ricco programma che affronta i temi di maggiore attualità: la transizione verso un mix energetico sostenibile, l’importanza di un nuovo hub di gas nel Mediterraneo per la sicurezza di approvvigionamento in Europa, la capacità delle società energetiche a rimodellarsi per fronteggiare i mutamenti e le volatilità del mercato e infine le misure e gli interventi per avviarci verso un’economia a basso contenuto di carbonio”.
Una sfida che deve partire proprio da Ravenna con l’auspicata ripresa dell’attività di esplorazione in Italia e in particolare in Adriatico, come hanno ribadito Pietro Cavanna, presidente del Settore idrocarburi e geotermia di Assomineraria, il Presidente del Board di OMC, Renzo Righini, il Presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Natalino Gigante, il Presidente di Ravenna Offshore Contractors Association (ROCA), Franco Nanni, il consigliere regionale dell’Emilia Romagna, Gianni Bessi.
Quest’anno l’OMC di Ravenna, che si sviluppa su un’area espositiva di 30 mila metri quadrati, vedrà la partecipazione di oltre 1.300 delegati provenienti dalla regione del Mediterraneo, dall’Africa Subsahariana e dal Medio Oriente, e ospiterà 650 espositori.