venerdì, Novembre 22, 2024

DECAL INVESTE IN BRASILE E SPAGNA PER ESPANDERE I SUOI DEPOSITI COSTIERI

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L’azienda lombarda Decal, attiva nella gestione di depositi costieri per lo stoccaggio e la movimentazione di rinfuse liquide sia in Italia che all’estero (Spagna, Brasile, Panama e Russia), ha deciso di investire somme rilevanti, per incrementare la capacità di alcuni dei suoi terminal internazionali.

Dopo aver recentemente annunciato la volontà di realizzare, in partnership con San Marco Petroli, un nuovo hub per il GNL a Porto Marghera, Decal ha infatti avviato anche l’upgrade della struttura gestita nel porto brasiliano di Suape. Attualmente i depositi, che movimentano gasolio, benzina, jet e etanolo principalmente per conto del colosso petrolifero statale Petrobras, hanno una capacità di 156.000 metri cubi, ma la società di Cremona ha già ottenuto le autorizzazioni da parte delle autorità locali per i lavori di ampliamento, che partiranno entro la fine del 2017. Grazie ad un investimento di 86 milioni di dollari la capacità complessiva della struttura verrà portata a ben 437.534 metri cubi, con l’obbiettivo di attrarre nuovi clienti tra i trader internazionali di prodotti petroliferi e incrementare così le movimentazioni annue del terminal, che nel 2016 ha raggiunto in totale quota 1,2 milioni di metri cubi.

Sono invece già partiti i lavori di ampliamento di un altro terminal internazionale di Decal, quello di Huelva, in Spagna, dove la società italiana movimenta varie tipologie di carburanti, biodiesel, oli vegetali, metanolo e fuel oil. In Andalusia è già in corso la realizzazione di 4 nuovi depositi per 94.000 metri cubi aggiuntivi, che poteranno la capacità complessiva delle struttura a 600.000 metri cubi. Sono poi previsti interventi per migliorare la capacità delle 3 banchine dedicate del terminal, che partiranno non appena la locale autorità portuale concederà le necessarie autorizzazione, prevedibilmente entro la metà del 2018 (i lavori dureranno circa 2 anni).

Infine a Panama, Decal sta studiando la possibilità di adeguare i suoi depositi allo stoccaggio di GNL, in previsione dell’utilizzo di questo combustibile come carburante navale nello scalo centroamericano.

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