Il Ministero dell’Ambiente ha dato il suo parere positivo (con prescrizioni) nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale per lo scavo del pozzo esplorativo Vesta, nell’offshore della Sicilia.
La richiesta era stata avanzata, nel 2012, dalla società britannica Northern Petroleum, che lo scorso anno è stata acquisita e quindi incorporata dalla connazionale Cabot Energy, che ha ufficialmente comunicato l’ottenimento della VIA il 25 aprile scorso (anche se il decreto del Ministero dell’Ambiente è datato 13 aprile).
Con quest’ultimo passaggio l’iter autorizzativo per la prima fase di sviluppo del giacimento è completato. A questo punto, come spiega la stessa Cabot in una nota, verrà avviato un procedimento per individuare un partner con cui sviluppare le attività di drilling del pozzo esplorativo.
“L’approvazione della VIA per il progetto Vesta – ha commentato Keith Bush, CEO di Kabot Energy – è un’ulteriore dimostrazione della nostra capacità di lavorare insieme alle autorità italiane allo sviluppo dei nostri asseti nel Paese. La società è fortemente impegnata nell’espandere e consolidare la propria presenza in Italia, e per farlo continuerà a collaborare con le autorità locali per sfruttare le opportunità già individuate nell’ambito del proprio portfolio”.