Eni ha deciso che il suo primo grande su larga scala nella tecnologia eolica verrà effettuato in Kazakistan.
La corporation italiana ha infatti firmato oggi la Final Investment Decision (FID), per sviluppare, costruire e gestire il sito di Badamsha, un parco eolico da 50 MW situato a nord-ovest del Paese asiatico.
I lavori di costruzione dell’impianto, situato nella regione di Aktobe, inizieranno nei prossimi mesi e – spiega la stessa Eni in una nota – la conclusione del progetto e l’allacciamento alla rete sono previsti entro la fine del 2019. Il parco eolico fornirà alla regione una produzione annuale di energia circa 198 GWh.
Il piano di progetti rinnovabili di Eni comprende investimenti in tutto il mondo nel campo solare, eolico e ibrido per 1,2 miliardi di euro nei prossimi quattro anni.
Badamsha fa parte del piano di progetti rinnovabili di Eni, comprende investimenti in tutto il mondo nel campo solare, eolico e ibrido per 1,2 miliardi di euro nei prossimi quattro anni, e rappresenta il primo tangibile passo dopo la firma del Memorandum of Understanding siglato dal gruppo italiano con General Electric (GE) e il Ministro dell’Energia, Kanat Bozumbayev, per promuovere lo sviluppo di progetti di generazione di energia da fonte rinnovabile in Kazakhstan. Lo scorso giugno Eni aveva firmato una serie di accordi di cooperazione strategica sia nel settore dell’Upstream che in quello delle energie rinnovabili con lo scopo di supportare la crescita economica sostenibile del Paese.
Eni è presente in Kazakhstan dal 1992, è attualmente co-operatore del giacimento di Karachaganak ed equity partner in vari progetti nel Mar Caspio settentrionale, incluso il giacimento giant di Kashagan. Eni è inoltre co-operatore nel blocco esplorativo Isatay, con la società nazionale KMG.