L’Eni consolida la sua presenza nell’offshore dell’Indonesia, dove ha ottenuto una nuova licenza esplorativa nelle acque profonde del bacino di Kutei.
La corporation italiana (operatore col 40% delle quote), in partnership con l’azienda statale indonesiana Pertamina (30%) e con Neptune Energy (30%), a valle del secondo “conventional oil and gas bidding round 2019” indetto dal Ministro dell’Energia e delle Risorse Minerali dell’Indonesia, si è infatti aggiudicata i diritti esplorativi sul blocco di West Ganal.
Si tratta – spiega il ‘cane a sei zampe’ in una nota – di “un nuovo Gross Split PSC (Production Sharing Contract), che copre un’area di circa 1.129 chilometri quadrati confinante con i PSC operati da Eni di Muara Bakau e di East Sepinggan, nello stretto di Makassar, nell’offshore dell’East Kalimantan”.
Un’assegnazione che consente all’Eni di consolidare la sua presenza nella regione e di dare ulteriore impulso alla collaborazione con Pertamina e Neptune Energy, partner della joint-venture di Muara Bakau che opera il giacimento di Jangkrik.
Il nuovo blocco appena ottenuto in concessione del gruppo di San Donato include anche la scoperta di Maha, caratterizzata da risorse di gas in posto stimate intorno ai 17 miliardi di metri cubi e ulteriore potenziale esplorativo, i cui progetti di sviluppo e relativi tempi di commercializzazione beneficeranno della vicinanza con le infrastrutture già operative presso il giacimento di Jangkrik (situato nel PSC di Muara Bakau, ha iniziato la produzione nel 2017).
“Questo nuovo progetto – secondo l’azienda italiana – incrementerà ulteriormente la disponibilità di gas, sia per il mercato domestico che per l’esportazione, consentendo il potenziamento di Eni (presente in Indonesia fin dal 2001) nel mercato GNL in continua crescita nell’area Asia-Pacifico”.