La produzione di gas naturale deli Stati Uniti continua a crescere, e tra i principali compratori del GNL americano c’è anche l’Italia, che si attesta nella top-5 dei buyers internazionali.
A certificare il costante incremento dell’output a stelle e strisce è la EIA (U.S. Energy Information Administration), secondo cui durante il mese di agosto gli USA hanno toccato il loro record di produzione mensile, con una media di 91 miliardi di piedi cubi al giorno, ed anche il primato giornaliero, raggiunto il 19 agosto 2019 con 92,8 miliardi di piedi cubi.
Tra agosto 2018 e agosto 2019, sempre secondo la EIA, la produzione giornaliera è aumentata dell’8% (+ 7,1 miliardi di piedi cubi al giorno) e il trend positivo dovrebbe continuare anche nei prossimi mesi: l’ente americano nel suo ultimo Short-Term Energy Outlook stima infatti che, tra settembre e dicembre 2019, la produzione si attesterà in media su livelli giornalieri pari a 93,4 miliardi di piedi cubi.
Della quota di gas naturale destinata all’export sotto forma di GNL, il 59,5% del totale lo scorso luglio – secondo il Dipartimento dell’Energia americano – è stato acquistato da soli 5 Paesi, tra cui c’è anche il nostro.
Al vertice la Corea del Sud, con 32,7 miliardi di piedi cubi di GNL importati dagli USA lo scorso luglio, seguita dal vicino Messico con 24,2 miliardi di piedi cubi. Il Giappone chiude il podio con 21,2 miliardi di piedi cubi, mentre al quarto posto si trova l’Argentina con 13,1 miliardi di piedi cubi.
Infine, a chiudere la top-5 dei principali importatori mondiali di gas naturale liquefatto di origine americana, c’è l’Italia, che a luglio 2019 ha importato dagli States 10 miliardi di piedi cubi di gas naturale liquefatto.