A meno di un mese di distanza dall’ok definitivo, ottenuto dal Ministero dell’Ambiente a fine settembre, il progetto della ‘dorsale sarda’, nuovo gasdotto che percorrerà da nord a sud tutta la Sardegna consentendo la metanizzazione dell’isola, compie un ulteriore e significativo passo avanti.
Snam, promotrice dell’infrastruttura energetica insieme ai partner di SGI (Società gasdotti Italia), ha infatti assegnato al gruppo Technip l’appalto per la progettazione di dettaglio dell’opera relativamente al ‘tratto sud’, ovvero la porzione meridionale del gasdotto. Si tratta del tratto di pipeline – lunga 580 Km con un diametro di 70 centimetri, interrata a 1,5 metri di profondità – che correrà da Cagliari a Palmas Arborea passando per il Sulcis: è proprio su questo stralcio dell’opera ad aver ottenuto lo scorso settembre il parere favorevole dalla commissione tecnica di Verifica di impatto ambientale. Il ‘tratto nord’ – da Palmas Arborea a Porto Torres e Olbia, collegando anche Sassari e Nuoro – sta percorrendo in queste settimane il medesimo iter autorizzativo.
Ad essersi aggiudicata la procedura, secondo la documentazione pubblicata in Gazzetta Ufficiale Europea, è stata Technip Italy Direzione Lavori S.p.A., che era anche l’unica offerente e che ha portato così a casa un contratto del valore di 4,5 milioni di euro, relativo alle “attività di ingegneria inerenti alla progettazione di dettaglio relative al progetto: metanizzazione Sardegna — tratto Sud”.
L’esito non è arrivato al termine di una procedura di gara pubblica, per ragioni esplicitate dalla stazione appaltante Snam Rete Gas nello stesso documento, ovvero per “assenza di concorrenza per motivi tecnici”. Questo perché si sarebbe trattato di “un acquisto di opportunità effettuato approfittando di un’occasione particolarmente vantaggiosa ma di breve durata, a un prezzo sensibilmente inferiore ai prezzi di mercato”.