Nel report relativo al terzo trimestre dell’anno l’azienda australiana Po Valley, che detiene diversi asset sia onshore che offshore in Nord Italia, ha reso noto che completerà l’iter autorizzativo e metterà in produzione di due giacimenti di gas Selva (a nord-est di Bologna) e Teodorico (offshore dell’Emilia-Romagna, in Adriatico) nel corso del prossimo anno.
La società ha infatti spiegato che l’iter autorizzativo di entrambi i progetti sta procedendo come previsto: per il Selva è già stata inviata al Ministero dell’Ambiente la documentazione integrativa richiesta, che è attualmente in fase di valutazione, mentre anche per il Teodorico, dopo l’autorizzazione preliminare sono state inviate le integrazioni.
Il CEO di Po Valley Energy Michael Masterman ha dichiarato: “Il nostro team ha fatto buoni progressi per la documentazione relativa all’approvazione finale per il Selva e il Teodorico. Ci aspettiamo di avere il via libera definitivo per mettere in produzione i due giacimenti nel corso del prossimo anno”.
Il focus dell’azienda di Perth (che in Italia ha i propri uffici a Roma) restano gli asset energetici, sia onshore che offshore, in Nord Italia, che al momento sono: il giacimento di gas onshore Selva Malvezzi; il giacimento offshore di gas in Adriatico Teodorico; la licenza di esplorazione per gas e condensato Torre del Moro e i giacimenti di petrolio Ravizza e Bagnolo.
Per quanto riguarda la concessione Selva Malvezzi, Po Valley – in base al programma di investimenti già formulato – intende installare un impianto per la produzione di gas totalmente automatizzato nel sito esistente del pozzo Selva/Podere Maiar e realizzare una pipeline lunga 1 Km per connettere il pozzo con la rete nazionale del gas. In base agli studi preliminari compiuti dalla società, il pozzo produrrà circa 150.000 metri cubi di gas al giorno.
Anche per il giacimento offshore Teodorico, quello che vanta le maggiori riserve di gas in loco tra gli asset gestiti in Italia da Po Valley, l’iter autorizzativo dovrebbe concludersi a inizio 2020, per poter poi avviare la messa in produzione del giacimento.