La major britannica BP ha iniziato a vendere direttamente a clienti cinesi carichi di gas naturale, completando una catena integrata del metano nella Repubblica Popolare che connette produzione upstream, trasporto e commercializzazione verso gli utenti finali.
BP ha infatti siglato un contratto di utilizzo di 600.000 tonnellate all’anno di capacità di rigassificazione presso il terminal di import di GNL Guangdong Dapeng LNG Company Limited (GDLNG, di cui la stessa BP è azionista col 30%), situato a Shenzhen, nella provincia di Guangdong. Il primo carico di gas naturale liquefatto che verrà rigassificato nell’ambito di questo accordo è stato consegnato ieri, 24 gennaio.
Lo scorso anno BP aveva firmato due contratti rispettivamente con ENN Group e Foran Energy, entrambe attive nella provincia di Guangdong, per la fornitura di 300.000 tonnellate all’anno ciascuna di GNL rigassificato e distribuito tramite pipeline, per due anni a partire dal 2021.
La Cina ha stabilito di arrivare al picco della produzione di CO2 entro il 2030, per poi diventare ‘carbon neutral’ entro il 2060, un percorso progressivo in cui il gas naturale giocherà un ruolo fondamentale. BP ha una posizione importante sul mercato cinese, essendo stata la prima major internazionale ad aver investito in un terminal di import di GNL nella Repubblica Popolare: il Guangdong Dapeng LNG, che movimenta circa il 22% di tutto il gas naturale liquefatto importato annualmente da Pechino.