E’ arrivata nei giorni scorsi presso l’isola croata di kkr la LNG Croatia, l’unità FSRU (floating storage and regasification unit) parte integrante del nuovo terminal GNL che inizierà ad operare ufficialmente il prossimo 1 gennaio sulla costa orientale dell’Adriatico.
L’ex nave gasiera, appositamente trasformata per il suo nuovo compito, è approdata a Kkr con a bordo il suo primo carico di gas liquefatto, la cui lavorazione costituirà di fatto l’avvio delle attività commerciali del nuovo terminal, come ha spietato LNG Croatia, la società – posseduta interamente dallo Stato tramite due diverse entità controllate (HEP e Plinarco) – che ha realizzato il progetto, promosso dal Governo di Zagabria e co-finanziato dalla Commissione Europea.
Ieri (2 dicembre), dopo l’ormeggio della FSRU, sono iniziate le attività di test e commissioning, compresa la verifica della funzionalità dei sistemi di bordo della LNG Croatia e degli impianti terrestri, e proseguiranno nelle prossime settimane prima del via definitivo alle operazioni previsto per l’inizio del nuovo anno.
L’unità galleggiante ha una capacità di stoccaggio complessiva di circa 140.000 metri cubi di gas naturale liquefatto ed è equipaggiata con tre unità di rigassificazione in grado di processare al massimo 451.000 metri cubi di metano ogni ora, anche se a regime lavorerà ad una capacità standard di 300.000 metri cubi all’ora, ovvero 2,6 miliardi di metri cubi all’anno.
Il Ministero dell’Economia croato ha reso noto che la capacità del nuovo terminal è già prenotata al 100% per il triennio 2021-22-23, e che fino al 2027 la capacità è al momento prenotata per l’84%.
Il terminal GNL di Kkr immetterà il metano rigassificato nella rete nazionale di gasdotti della Croazia, che è collegata con una serie di Paesi vicini: Slovenia, Italia, Ungheria, Serbia e Montenegro.