L’azienda energetica italiana Edison (controllata dal gruppo francese EdF) ha completato la cessione di tutti gli asset Exploration & Production, firmando l’accordo per la vendita del 100% di Edison Norge AS a Sval Energi.
Lo scorso giugno Edison aveva definito la cessione di tutte le proprie attività del settore esplorazione e produzione di idrocarburi, gestite tramite la divisione Edison E&P, a Energean, ad eccezione di quelle relative alla Norvegia, che erano rimaste escluse dal primo deal.
Ora la società di Foro Bonaparte ha trovato un accordo per la cessione anche del business E&P norvegese, che verrà rilevato dall’operatore locale Sval Energi.
L’accordo – spiega Edison in una nota – è determinato sulla base di un ‘enterprise value’ pari a 300 milioni di dollari all’1 gennaio 2020 e l’impatto sulla posizione finanziaria netta di Edison ad oggi è stimato sensibilmente superiore a tale valore.
A Edison Norge AS fanno capo partecipazioni negli asset in sviluppo, Nova e Dvalin – con riserve stimate pari a 25,9 milioni di barili di olio equivalenti in quota Edison al 31 dicembre 2019 – e un portafoglio di 5 licenze esplorative.
Il closing dell’operazione è previsto entro il primo semestre del 2021 ed è soggetto alle approvazioni necessarie per questo tipo di operazioni da parte delle autorità norvegesi.
“L’operazione completa quasi interamente il piano di disinvestimento di Edison dalle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi per concentrarsi sullo sviluppo sostenibile in linea con la transizione energetica e gli obiettivi di decarbonizzazione del Paese. Edison investirà in Italia nel breve periodo le risorse rese disponibili dalla cessione di questi asset, per sostenere il piano di crescita nelle aree individuate come strategiche, ossia generazione da fonti rinnovabili e gas di ultima generazione, servizi ai clienti, efficienza energetica e mobilità sostenibile” spiega ancora il gruppo.