sabato, Novembre 23, 2024

ENI DECLASSATA DA STANDARD & POOR

Must read

Luce verde per il progetto Tangguh UCC

bp ha dato il via libera all'avvio del progetto Tangguh Ubadari, CCUS, Compression (UCC), a Papua Barat, Indonesia, dopo aver preso una decisione finale...

Northern Ocean si aggiudica un contratto nel Mare del Nord

Equinor ha assegnato alla Northern Ocean Wind AS - una controllata di Northern Ocean Ltd - un appaltatore internazionale di perforazioni, un contratto...

Nuova scoperta di petrolio per Equinor

Vicino al campo Fram, nel Mare del Nord, Equinor ha scoperto un nuovo, ricchissimo giacimento di petrolio e gas, che potrebbe fruttare tra i...

Ravenna avrà il suo rigassificatore: Snam completa l’installazione

Snam ha completato, al largo delle coste di Ravenna, l'installazione della parte superiore (deck) della piattaforma rigassificatrice che, a partire dai primi mesi del...

eni_generica

I prezzi di petrolio e gas che resteranno bassi “per un paio d’anni”, le tensioni geopolitiche nei Paesi “ad alto rischio” in cui opera il gruppo, la debolezza dell’economia italiana che frena raffinazione e gas. Questi, in sintesi, i motivi che hanno spinto Standard & Poor’s a tagliare la sua valutazione (rating) sul merito di credito dell’Eni, che passa da A ad A-, mentre le prospettive (outlook), che fino a oggi erano negative, sono state promosse a stabili. “Il prezzo basso di petrolio e gas persisterà nei prossimi due anni e produrrà profitti più contenuti e un cash flow a valle di investimenti e dividendi negativo, malgrado le azioni del management per frenare la cedola e ridurre costi e investimenti”, si legge nella nota dell’agenzia di rating, che quindi appare particolarmente preoccupata per il flusso di cassa per così dire netto e non per quello operativo che l’ad Claudio Descalzi ha più volte messo in evidenza come un dato record. A giudizio di S&P, pertanto, “è improbabile” che il cash che il gruppo petrolifero potrà destinare al pagamento del debito superi il 60% nel biennio 2015-2016, “anche considerando le dismissioni annunciate”, che per il periodo 2015-2018 ammonteranno a 8 miliardi. Allo stesso tempo, l’agenzia ha deciso di promuovere l’outlook a stabile perché dal 2016 questo valore sarà tra il 50 e il 60%, per il rinnovato impegno sul fronte delle cessioni e per una percezione di “dividendi più sostenibili”.

Latest article

Luce verde per il progetto Tangguh UCC

bp ha dato il via libera all'avvio del progetto Tangguh Ubadari, CCUS, Compression (UCC), a Papua Barat, Indonesia, dopo aver preso una decisione finale...

Northern Ocean si aggiudica un contratto nel Mare del Nord

Equinor ha assegnato alla Northern Ocean Wind AS - una controllata di Northern Ocean Ltd - un appaltatore internazionale di perforazioni, un contratto...

Nuova scoperta di petrolio per Equinor

Vicino al campo Fram, nel Mare del Nord, Equinor ha scoperto un nuovo, ricchissimo giacimento di petrolio e gas, che potrebbe fruttare tra i...

Ravenna avrà il suo rigassificatore: Snam completa l’installazione

Snam ha completato, al largo delle coste di Ravenna, l'installazione della parte superiore (deck) della piattaforma rigassificatrice che, a partire dai primi mesi del...

Gazprom, niente più gas all’Austria

A partire da sabato 16 Novembre, l'Austria ha smesso di ricevere il gas russo di Gazprom. Ad annunciarlo è stata Omv, il più grande...