Il legame già consolidato tra Eni e la Russia si è ulteriormente rafforzato nei giorni scorsi con un nuovo accordo, un Extension Cooperation Agreement, siglato tra la corporation italiana e il colosso petrolifero statale Rosneft.
In occasione della recente visita di Stato del Presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni in Russia, infatti, il CEO di Eni Claudio Descalzi e il suo omologo in Rosneft Igor Sechin, alla presenza dello stesso Gentiloni e del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, hanno firmato un nuovo accordo di cooperazione che avrà effetti nell’ambito dei settori Exploration & Production, nella raffinazione, nel trading, nella logistica e marketing, nella petrolchimica e nei settori tecnologico e dell’innovazione, sia in Russia sia all’estero.
In particolare, si legge nella nota della major italiana, l’agreement consolida ulteriormente altri accordi già siglati in precedenza, relativi allo sviluppo di attività di esplorazione nel Mar Nero e nel Mare di Barents, e getta la basi per future partnership tra le due società, a partire da una possibile collaborazione relativa al giacimento di gas egiziano Zohr.
Eni e Rosneft collaboreranno poi anche nelle attività downstream, valutando l’utilizzo di tecnologie proprietarie Eni per la lavorazione di residui di olio pesante nelle raffinerie di Rosneft e la cooperazione nelle attività di raffinazione presso le raffinerie dove Eni e Rosneft detengono delle quote.