sabato, Luglio 27, 2024

ENI RILEVA NUOVI DIRITTI ESPLORATIVI IN MOZAMBICO E NOMINA UN NUOVO VERTICE DELL’UPSTREAM

Must read

Pronti per una bioraffineria in Malesia

Petronas, nota società statale malesiana, Enilive S.p.A., controllata di Eni ed Euglena Co. Ltd, società energetica giapponese, costituiranno una joint venture al fine di...

Una FPSO e una FSO per il progetto Baleine 2

Si è tenuta a Dubai la cerimonia di battesimo di una Floating Production Storage Offloading Unit (FPSO) e di una Floating Sorage Unit (FSU),...

Petrobras vuole il gas boliviano

Durante il Business Forum Bolivia-Brasile andato in scena qualche giorno fa a Santa Cruz de La Sierra, la Presidentessa di Petrobras Magda Chambriard ha...

L’importanza della sicurezza informatica e della comunicazione ad essa dedicata

È vero, in questo caso non si è trattato di un attacco di sicurezza informatica. Ma il “piccolo” incidente di percorso capitato a Crowdstrike, una delle più...

L’Eni ha annunciato di aver acquisito, tramite la controllata Eni Mozambico, diritti di esplorazione e sviluppo nei blocchi offshore A5-B, Z5-C e Z5-D, ubicati nelle acque profonde dei Bacini di Angoche e dello Zambesi, in Mozambico.

Tramite un accordo di farm-in, stipulato con ExxonMobil Moçambique Exploration & Production, Limitada (ExxonMobil) e autorizzato dalle autorità mozambicane, Eni ha rilevato una quota del 10% nei tre blocchi, il primo dei quali, l’A5-B, si trova a circa 1.300km a nord est della capitale Maputo, in un’area completamente inesplorata a largo della città di Angoche. Ha un’estensione di 6.080 chilometri quadrati, a una profondità d’acqua compresa tra 1.800 e 2.500 metri.

Gli altri due blocchi, Z5-C e Z5-D, si estendono su una superficie complessiva di 10.205 chilometri quadrati ad una profondità d’acqua compresa tra 500 e 2.100 metri, in un’area scarsamente esplorata di fronte al delta del fiume Zambesi, a circa 800km a nord-est della capitale Maputo.

I tre blocchi, assegnati nell’ambito del “5º Licensing Round” – spiega l’Eni in una nota – vedono come operatore ExxonMobil (40%), la società di Stato mozambicana Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH, 20%), Rosneft (20%) e Qatar Petroleum (10%).

Nel corso dello stesso “5º Licensing Round” Eni Mozambico si era già aggiudicata, in qualità di operatore, anche il Blocco A5-A, adiacente al blocco A5-B, con una quota di partecipazione del 59,5%, in partnership con Sasol (25,5%) ed ENH (15%). Successivamente Eni e Qatar Petroleum hanno firmato un accordo per consentire a Qatar Petroleum di acquisire una partecipazione del 25,5% nel blocco A5-A, portando la quota di Eni al 34%. L’accordo è soggetto all’approvazione da parte delle autorità mozambicane.

Nel frattempo, il ‘cane a sei zampe’ ha anche reso noto il nuovo incarico assegnato ad Alessandro Puliti – entrato in Eni nel 1990, nella Direzione Giacimenti, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità nel business Upstream e da settembre 2018 è Chief Development, Operations & Technology Officer – che dal primo settembre 2019 sarà il nuovo Chief Upstream Officer di Eni in sostituzione di Antonio Vella che, a fine anno, lascerà la società dopo una carriera ultratrentennale.

Latest article

Pronti per una bioraffineria in Malesia

Petronas, nota società statale malesiana, Enilive S.p.A., controllata di Eni ed Euglena Co. Ltd, società energetica giapponese, costituiranno una joint venture al fine di...

Una FPSO e una FSO per il progetto Baleine 2

Si è tenuta a Dubai la cerimonia di battesimo di una Floating Production Storage Offloading Unit (FPSO) e di una Floating Sorage Unit (FSU),...

Petrobras vuole il gas boliviano

Durante il Business Forum Bolivia-Brasile andato in scena qualche giorno fa a Santa Cruz de La Sierra, la Presidentessa di Petrobras Magda Chambriard ha...

L’importanza della sicurezza informatica e della comunicazione ad essa dedicata

È vero, in questo caso non si è trattato di un attacco di sicurezza informatica. Ma il “piccolo” incidente di percorso capitato a Crowdstrike, una delle più...

Chevron accelera lo sviluppo sfruttando le nuove tecnologie

"Le nuove tecnologie possono fare la differenza nel campo dello sviluppo energetico offshore", dichiara Matt Johnson, specialista nello sviluppo dei giacimenti e nell'ottimizzazione del...