Alleanza tra 3 grandi aziende statali sul tema della transizione energetica: Cassa Depositi e Prestiti, Eni e Fincantieri hanno infatti firmato un protocollo di intesa per lo sviluppo di progetti congiunti nell’ambito dell’economia circolare, con un particolare focus su soluzioni per il fenomeno del marine litter, che compromette l’ecosistema marino e costiero principalmente a causa dei rifiuti plastici galleggianti e delle microplastiche.
L’intesa – si legge in una nota – è stata siglata con l’obiettivo di studiare e sviluppare tecnologie per la raccolta dei rifiuti dispersi in mare e lungo le coste e utilizzarli per generare prodotti per la mobilità e applicazioni industriali. La firma del protocollo rientra nel più ampio impegno di CDP, Eni e Fincantieri a supporto della transizione energetica per il raggiungimento dei target fissati al 2030 dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, nell’ambito della strategia energetica dell’Unione Europea.
Nel contesto di questa nuova collaborazione, il ruolo dell’Eni verterà sull’apporto di competenze industriali e tecniche finalizzate allo studio e sviluppo di iniziative di industrializzazione della tecnologia waste to chemical per valorizzare la materia dal Plasmix e dal CSS.
“Crediamo moltissimo in questo percorso comune con CDP e alla partnership con Fincantieri, che ci permetteranno di unire esperienze, capacità e risorse e di offrire un importante contributo al percorso che il Paese deve compiere verso la decarbonizzazione e l’economia circolare. Eni, come definito nel nostro nuovo Piano strategico, ha improntato totalmente le propria strategia industriale ed economica agli obiettivi di decarbonizzazione, conciliandoli con la costante creazione di valore. Ci siamo posti degli obiettivi di lungo periodo in termini di abbattimento delle emissioni a tutti i livelli delle nostre attività, utilizzando un perimetro e creando criteri di valutazione senza pari nella nostra industria in termini di dettaglio ed estensione. Questi nostri sforzi e questo lungo processo di trasformazione che sta entrando oggi nella sua fase cruciale di irreversibilità sarebbero fine a se stessi se non fossero associati a importanti operazioni di sistema come questa, che riuniscono gli operatori più importanti del mondo industriale ed economico”, ha commentato l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.