Dopo lo studio di valutazione congiunto, condotto nel 2016, e il conseguente Memorandum of Understanding firmato il 13 gennaio scorso, il CEO dell’Eni Claudio Descalzi ha siglato ieri un Exploration and Production Sharing Agreement (EPSA) con l’Autorità Nazionale per il petrolio e il gas del Regno del Bahrain (NOGA), rappresentata dal suo Presidente, lo Sceicco Mohamed Bin Khalifa Al Khalifa, ministro del Petrolio del Bahrain, per il Blocco 1 nell’offshore del Bahrain.
Eni perseguirà le attività di esplorazione nel Blocco 1, un’area offshore ancora in gran parte inesplorata situata nelle acque territoriali settentrionali del Regno del Bahrain, che copre una superficie di oltre 2.800 km2 con una profondità d’acqua che va da 10 a 70 metri.
Attraverso questo accordo, Eni consolida la propria presenza in Bahrain, in linea con la strategia di diversificazione del proprio portafoglio esplorativo in bacini petroliferi ad alto potenziale di idrocarburi liquidi, quali quelli presenti in questa parte del Medio Oriente, area dove la corporation italiana è già presente negli Emirati Arabi Uniti, in Iraq, in Oman e in Libano.