Il primo carico di GNL proveniente dal mega-giacimento di gas australiano Ichthys dovrebbe partire entro il prossimo settembre, segnando di fatto l’entrata in funzione del progetto guidato dalla corporation giapponese Inpex Corp, uno dei più rilevanti al mondo nell’ambito del gas naturale.
Secondo l’agenzia di stampa Reuters la prima spedizione dovrebbe essere diretta al terminal giapponese Naoetsu LNG, anch’esso di proprietà di Inpex.
Al momento, però, si tratta solo di indiscrezioni: la corporation nipponica non ha infatti fornito alcuna indicazione ufficiale riguardo le tempistiche di avvio della produzione del giacimento (che dovrebbe già verificarsi nelle prossime settimane) né riguardo la data prevista per la spedizione del primo carico di GNL, forse scottata dei numerosi rinvii che hanno caratterizzato la storia recente del progetto.
Sempre secondo le Reuters, infatti, lo sviluppo di Ichthys sarebbe costato finora 40 miliardi di dollari, con spese aggiuntive impreviste nell’ordine di svariati miliardi e numerosi ritardi rispetto alla tabella di marcia originaria, che prevedeva l’avvio delle attività entro la fine del 2016.
Proprio in ragione di questa dilatazione dei tempi, Inpex e i suoi partner nel progetto – la corporation francese Total con il 30% e una serie di utilities giapponesi e taiwanesi con quote minoritarie – starebbero cercando sul mercato almeno 5 carichi di GNL per rispettare i contratti già siglati con clienti come la taiwanese CPC Corp e la giapponese Jera, joint-venture tra Tokyo Electric e Chubu Electric e uno dei principali compratori di GNL del mondo, che tra luglio e settembre avrebbero dovuto ricevere le prime spedizioni di gas proveniente da Ichthys.
Non potendo però disporre del proprio prodotto entro i tempi stabiliti, la corporation giapponese sta cercando i carichi sul mercato per onorare gli impegni presti con le controparti.
Una volta entrato in funzione e raggiunto il pineo regime, Ichthys dovrebbe produrre 8,9 milioni di tonnellate di GNL all’anno, 1,7 milioni di tonnellate di GPL (gas di petrolio liquefatto) e circa 100.000 barili al giorno di condensato, una forma ultra-leggera di petrolio greggio.