ExxonMobil ha deciso di accelerare il processo di riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività, adottando una serie di misure mirate a contenere l’emissione di gas serra.
In particolare, ha annunciato la stessa oil major americana, l’iniziativa dovrebbe consentire di tagliare del 15% le emissioni di metano e del 25% il ricorso al flaring – pratica tramite cui viene bruciato il gas che naturalmente fuoriesce durante l’estrazione di petrolio – già entro il 2020.
Inoltre ExxonMobil ha assicurato che intende ulteriormente migliorare i livelli di efficienza delle attività produttive, già ritenuti ai vertici dell’industria, per quanto riguarda i propri stabilimenti attivi nella raffinazione e nella produzione di materie chimiche.
Fissati tali obbiettivi, la corporation a ‘stelle e strisce’ sta investendo in nuove tecnologie dedicate proprio al contenimento delle emissioni, in processi di efficientamento dei propri impianti e nell’utilizzo crescente di combustibili a basso impatto ambientale. Percorso che peraltro Exxon ricorda di aver intrapreso ormai da molti anni, con investimenti che dal 2000 ad oggi hanno raggiunto i 9 miliardi di dollari.
“Siamo attivi da molto tempo per incrementare l’efficienza delle nostre attività e ridurre l’emissione di gas serra” ha detto Darren W. Woods, Presidente e CEO di ExxonMobil. “L’annuncio di oggi rafforza il nostro impegno e ci aiuterà a ottenere ulteriori miglioramenti nel nostro business”.