E’ arrivata a metà la costruzione della sezione offshore del gasdotto TurkStream, l’infrastruttura in fase di realizzazione da Gazprom per collegare la Russia con la Turchia e l’Europa Meridionale.
La nave posatubi Pioneering Spirit, della compagnia svizzera Allseas ha infatti già posato sul fondo del Mar Nero 930 Km di condotte disposte su due diverse linee parallele: 706 Km della prima e 224 Km della seconda.
La posa del gasdotto era iniziata nel maggio 2017 con la Audacia, altra unità posatubi di Allseas, che poi nel mese successivo aveva lasciato il posto alla Pioneering Spirit, che ha lavorato continuativamente da quel momento fino ad oggi.
Il TurkStream, nella sua sezione offshore attraverso il Mar Nero, sarà costituto da due linee parallele di condotte, entrambe lunghe 930 Km, per una lunghezza complessiva di tubazioni pari a 1.860 Km, con un diametro di 81 centimetri e una capacità annua complessiva di 15,75 miliardi di metri cubi. La prima linea porterà il gas di origine russa sul mercato turco, mentre la seconda raggiungerà il confine tra Turchia ed Europa per rifornire i mercati di destinazione del Vecchio Continente, costituendo – almeno nelle intenzioni dei promotori – un canale di rifornimento più sicuro e affidabile rispetto a quelli attuali che passano attraverso l’Ucraina.
In linea con il cronoprogramma dell’opera, il first gas dovrebbe percorrere il TurkStream entro la fine del 2019.