Un calo record della produzione di gas naturale e una parallela ripresa della domanda potrebbero creare le migliori condizioni di mercato dell’ultimo decennio negli USA e spingere il prezzo Henry Hub (il prezzo del gas fissato all’omonimo hub di distribuzione situato in Louisiana, utilizzato come benchmark) fino a 5 dollari/MMbtu se l’inverso sarà freddo, secondo le previsioni della banca d’affari americana Moran Stanley.
Più nel dettaglio, secondo l’istituto finanziario, nel corso del prossimo anno il valore Henry Hub dovrebbe attestarsi a 3,25 dollari a MMbtu, con la possibilità di sforare il tetto dei 5 dollari in relazioni alle condizioni climatiche (che ovviamente hanno un impatto diretto sulla domanda di gas).
Dinamica alla cui base si pone, ricorda Morgan Stanley, il calo della produzione, conseguente al taglio delle attività di E&P (Exploration and Production), combinato con una progressiva ripresa della domanda globale di gas naturale e quindi anche dell’export di GNL.
Storicamente, a mantenere bassi i prezzi del gas Henry Hub sono stati i volumi produttivi elevati di gas associato alla produzione di petrolio, ma questo particolare tipo di output dovrebbe ridursi considerevolmente sia quest’anno che nel corso del 2021, secondo le stime della banca statunitense.
“La debolezza dei prezzi durante l’estate, i bilanci sotto stress e lo scarso accesso a capitale esterno, hanno lasciato i produttori alle prese con un calo della produzione e con una scarsa capacità di incrementare rapidamente i capex per rispondere all’attuale rafforzamento del mercato” ha spiegato Morgan Stanley.
Ci vorrà tempo affinché il mercato torni in equilibrio, cosa che secondo gli analisti americani potrà avvenire se prezzi del gas stabilmente più elevati nel corso del 2021 incentiveranno nuovi investimenti in produzione addizionale e processi di switch dal carbone al gas.