Anche se l’effetto dell’uscita dall’OPEC dell’Ecuador è piuttosto marginale, con una produzione media di 450,000 barili al giorno, invece l’impatto istituzionale sul blocco formato dai 14 paesi produttori di petrolio del mondo, avrà un ritorno più evidente a breve termine.
“La decisione è stata presa in virtù della difficile situazione economica e fiscale che sta attraversando il paese”, con queste poche parole il Ministro dell’Energia José Augusto ha spiegato alla stampa internazionale.
Il nuovo programma del governo del 2020 ha dovuto ridurre nuovamente la spesa pubblica, voluta dallo stesso presidente Lenin Moreno. Che d’altro canto è una diretta conseguenza della crisi economica che negli ultimi tempi si è aggravata, quando si sono presentate le prime misure dettate dall’OPEC per tagliare la produzione allo scopo di mantenere alti i prezzi del greggio. Logicamente le entrate fiscali sono diminuite in maniera quasi insostenibile, situazione che poi si è sommata alla crisi economica interna che sta attraversando l’Ecuador. Il petrolio, per il paese sudamericano, rappresenta infatti la principale fonte di entrate.
A partire da questo momento quindi la statale Petroamazonas gestirà le proprie risorse in maniera totalmente autonoma.
In conseguenza di questa decisione, il governo nazionale ha lanciato una gara d’appalto internazionale per la costruzione di una nuova raffineria mediante la quale si spera di ricevere un finanziamento di 6.000 milioni di dollari. La capacità produttiva di questo nuovo impianto sarà tra 150.000 e 300.000 barili al giorno.
Petroamazonas EP invece ha deciso d’intraprendere una nuova campagna di esplorazione con la perforazione di 24 pozzi nel campo Tambococha- blocco 43 ITT con un investimento di 150 milioni di dollari. Un’operazione che si stima aumenterà un aumento della produzione in 7.500 barili al giorno.
Questa nuova fase di esplorazione è essenziale per aumentare progressivamente la produzione prevista per quest’anno e raggiungere 440.900 barili di petrolio al giorno.
Le riserve petrolifere del campo ITT in base agli ultimi studi geologici sono di oltre 1.672 milioni di barili di petrolio, per questo è considerato il più grande giacimento petrolifero del paese.