domenica, Giugno 4, 2023

L’Eni cede tutti gli asset upstream in Pakistan

Must read

Importante scoperta per Aker BP nell’offshore norvegese

Nell'area di Yggdrasil, che si trova nella porzione norvegese del Mare del Nord, Aker BP ha scoperto un possibile giacimento petrolifero chiamato Øst Frigg...

Test più che positivi per Equinor a Johan Sverdrup

Johan Sverdrup è un giacimento di proprietà Equinor che si trova nel Mare del Nord, più precisamente nella zona di Utsirahøyden, in Norvegia. Inizialmente questo...

Equinor fa un passo indietro sul progetto Trollvind

“Apprezziamo tutti gli interessamenti più che positivi da parte di classe politica, fornitori e autorità per quanto riguarda il progetto Trollvind. Esso era un...

Stop di Petrobras in Amazzonia, gli ambientalisti dicono no

Nel bacino di Foz do Amazonas, al largo dello stato ai Amapà, in Brasile, si trova un giacimento petrolifero, che copre un'area lunga 2.200...

Eni annuncia la cessione delle sue attività in Pakistan a Prime

L’Eni, nell’ambito di un piano di razionalizzazione dei propri asset, ha deciso di uscire dal settore upstream in Pakistan. Il gruppo italiano ha infatti annunciato di aver raggiunto un accordo per la cessione delle proprie quote nelle attività precedentemente detenute nel Paese asiatico a Prime International Oil & Gas Company, una società di nuova costituzione formata da un team di ex dipendenti locali di Eni e da Hub Power Company Ltd, il principale produttore di energia elettrica pakistano.

Le attività oggetto dell’accordo – spiega il ‘cane a sei zampe’ in una nota – consistono in partecipazioni in otto licenze di sviluppo e produzione nei bacini Kithar Fold Belt e Middle Indus e quattro licenze di esplorazione nei bacini Middle Indus e Indus Offshore. Le principali attività di Eni nel paese consistevano in partecipazioni nei giacimenti di Bhit/Badhra (con una quota del 40%) e Kadanwari (18,42%). Altre partecipazioni erano nei permessi Latif (con una quota del 33,3%), Zamzama (17,75%) e Sawan (23,7%).

L’accordo di oggi – si legge ancora nel comunicato stampa della società di San Donato Milanese – si inserisce nella strategia Eni di ridefinire e semplificare il portafoglio upstream dell’azienda, estraendo ulteriore valore dagli asset strategici e dismettendo le attività non core, come stabilito dal Piano Strategico quadriennale 2021-2024.

Html code here! Replace this with any non empty text and that's it.

Html code here! Replace this with any non empty text and that's it.

Latest article

Importante scoperta per Aker BP nell’offshore norvegese

Nell'area di Yggdrasil, che si trova nella porzione norvegese del Mare del Nord, Aker BP ha scoperto un possibile giacimento petrolifero chiamato Øst Frigg...

Test più che positivi per Equinor a Johan Sverdrup

Johan Sverdrup è un giacimento di proprietà Equinor che si trova nel Mare del Nord, più precisamente nella zona di Utsirahøyden, in Norvegia. Inizialmente questo...

Equinor fa un passo indietro sul progetto Trollvind

“Apprezziamo tutti gli interessamenti più che positivi da parte di classe politica, fornitori e autorità per quanto riguarda il progetto Trollvind. Esso era un...

Stop di Petrobras in Amazzonia, gli ambientalisti dicono no

Nel bacino di Foz do Amazonas, al largo dello stato ai Amapà, in Brasile, si trova un giacimento petrolifero, che copre un'area lunga 2.200...

En plein per Saipem: due nuovi contratti in arrivo

Saipem si è aggiudicata, pochi giorni fa, due nuovi contratti offshore il cui valore complessivo si aggira intorno agli 850 milioni di dollari, confermando...