Un magazzino di proprietà della Mellitah Oil and Gas Company, joint venture paritaria tra la National Oil Corporation (Noc) libica e l’Eni, è stato danneggiato ieri sera in un raid aereo alla periferia est di Tripoli. Lo ha reso noto in un comunicato – citato dall’agenzia Ansa – la stessa Noc, precisando che “le perdite di materiale all’interno del magazzino sono significative”.
“Le squadre dei vigili del fuoco intervenute rapidamente sul posto sono state in grado di controllare le fiamme sviluppatesi nel deposito, in stretta collaborazione con l’Autorità nazionale per la sicurezza. Tre operai hanno riportato lievi ferite e sono stati trasportati all’ospedale locale. “Questa è un’altra tragica perdita causata da questo conflitto non necessario”, ha detto il presidente della Noc, Mustafa Sanalla. “L’infrastruttura della Noc – ha aggiunto – viene distrutta sotto i nostri occhi. Le vite dei lavoratori del settore petrolifero sono continuamente a rischio, così come la prospettiva di mantenere la produzione di petrolio. Collaboreremo con le autorità locali per accertare l’origine di questo attacco non provocato. Questi crimini ripetuti non possono rimanere senza risposta”.
“Questo è il quarto attacco alle strutture Noc dall’inizio dell’offensiva su Tripoli” ha quindi denunciato Sanalla, sottolineando come la Noc stia continuando a chiedere un immediato cessate il fuoco”.