La società irlandese United Oil&Gas ha deciso di investire nelle potenzialità dei giacimenti di gas italiani, raggiungendo un accordo con il gruppo australiano PO Valley, che da anni opera nel nella regione della Pianura Padana, – attraverso le sue due controllate Northsun Italia S.p.A e Po Valley Operations Pty Ltd – disponendo di un portafoglio di 14 asset onshore e una licenza offshore, ubicati tra Lombardia ed Emilia Romagna.
L’azienda di Dublino, nata solo di recente con l’obbiettivo di rilevare partecipazioni in asset non core di petrolio e gas da medie aziende e grandi major, svolgendo poi un ruolo di partner non operatore (al momento l’unica partecipazione riguarda una licenza relativa ad un giacimento petrolifero nel sud della Gran Bretagna), ha infatti raggiunto un accordo per rilevare da PO Valley il 20% della licenza Podere Gallina, che copre un’area di 332 Km2 ubicata in Emilia Romagna, tra le province di Ferrara e Bologna.
Questa licenza include il giacimento di gas Selva, dove sono già presenti 15 pozzi attivi, ma che – secondo le ricerche commissionate dalla stessa PO – avrebbe riserve non ancora sfruttate. In particolare, nel 2012 sono state individuate aree a est degli attuali pozzi (in una zona denominata East Selva), che contengono 481 milioni di metri cubi di gas.
Per sfruttare queste nuove riserve PO Valley avvierà lo scavo di un ulteriore pozzo, identificato come Podere Maiar-1, già a partire da ottobre 2017: United Oil&Gas sosterrà un parte del costo necessario a finanziare la nuova infrastruttura, in cambio del 20% dei futuri introiti.