Soddisfatti gli organizzatori dell’Offshore Mediterranean Conference & Exhibition, la fiera internazionale dedicata all’industria dell’offshore che si è chiusa a Ravenna registrando in totale 22.000 presenze, il 12% in più rispetto all’edizione precedente, svoltasi nel 2015.
Cresciuta anche la superficie espositiva complessiva (tra interno ed esterno), che ha raggiunto i 35.000 mq segnando un più 30%. Numeri positivi per un evento che si conferma ormai punto di riferimento per il settore oil&gas con espositori raddoppiati nel giro degli ultimi 10 anni raggiungendo quota 650, provenienti da 30 paesi.
Il Presidente di OMC 2017 Innocenzo Titone, chiudendo i lavori della tredicesima edizione, ha dichiarato: “La tre giorni di Ravenna si è distinta soprattutto per l’altissimo livello qualitativo dei panel che hanno visto confrontarsi ministri e Ceo dell’industria energetica per disegnare le strategie che saranno applicate per guidare la transizione verso un mix energetico sostenibile”.
“L’energia del futuro – ha sottolineato Titone – guarda all’Europa e passa per il Mediterraneo che deve diventare un hub del gas, principale fornitore dei Paesi europei. È la sfida partita da OMC 2017, luogo di incontro di popoli e culture che hanno ribadito l’importanza della cooperazione e di solidi principi di etica ambientale verso un’economia a basse emissioni. A Ravenna si sono ritrovate anche aziende e imprenditori del settore energetico, oltre che accademici, universitari e ricercatori. Gli studenti di oggi, accorsi numerosi nella capitale dell’energia, sono i professionisti di domani e OMC guarda loro con grande attenzione”.