L’Eni ha annunciato una nuova scoperta di petrolio nel Blocco 15/06, nel deep offshore dell’Angola. La quinta di quest’anno nello stesso blocco africano.
La nuova scoperta è stata effettuata nel prospetto esplorativo di Agidigbo, dove la nave di perforazione West Gemini ha perforato, ad una profondità totale di 3.800 metri, il pozzo Agidigbo-1 NFW. La nuova scoperta è stimata contenere tra i 300 e i 400 milioni di olio in posto, con ulteriore potenziale, ed è costituita da una singola colonna mineralizzata comprendente 60 m di gas al top del reservoir e 100 m di olio leggero. La mineralizzazione è contenuta in sabbie del Miocene Inferiore con buone proprietà petrofisiche. L’intero potenziale della scoperta verrà valutato con una campagna di delineazione che avverrà all’inizio del 2020.
Data la prossimità con gli impianti del West Hub, ad appena 10 km – ricorda l’Eni nella sua nota – la produzione di Agidigbo potrà essere velocizzata, ed estenderà il plateau produttivo della FPSO Armada Olombendo.
Questa è la quinta scoperta di natura commerciale effettuata da quando la JV del Blocco 15/06 – costituita da Eni (operatore, 36,8421%), Sonangol P&P (36,8421%) e SSI Fifteen Limited (26,3158%) – ha rilanciato la sua campagna esplorativa un anno fa. Agidigbo segue le scoperte di Kalimba, Afoxé, Agogo e Ndungu; le cinque scoperte sono stimate contenere complessivamente sino a 1,8 miliardi di barili di olio leggero in posto con possibile upside. Queste ultime scoperte confermano il potenziale delle sequenze profonde nel blocco e l’efficacia delle capacità esplorative e tecnologiche che Eni sta utilizzando per sfruttare appieno il potenziale del Blocco 15/06.
L’Eni è presente in Angola sin dal 1980, e ha oggi una produzione equity pari a 150.000 barili di olio equivalente/giorno. Nel Blocco 15/06 Eni opera i progetti di sviluppo West Hub e East Hub che producono attualmente 155.000 barili giorni di olio (100%). Eni è anche operatore del blocco onshore Cabinda Norte.