Il consorzio formato dalla società spagnola Repsol (30%) e dai suoi partner PC Carigali Mexico Operations (28,33%), la tedesca Wintershall DEA (25%) e la tailandese PTTEP (16,67%), hanno scoperto al largo del Golfo del Messico due giacimenti petroliferi con due pozzi in acque profonde del blocco 29.
Juan Manuel Delgado, amministratore delegato di Wintershall Dea, ha sottolineato: “Questo è un grande successo. Abbiamo creduto fermamente che scoperte come queste potessero essere fatte in questa zona. Le scoperte di Polok e Chinwol sono una prova evidente del potenziale petrolifero del bacino Salina. Siamo inoltre fiduciosi di poter trovare ulteriormente risorse aggiuntive nel Blocco 29”.
Repsol ha confermato che la scoperta è avvenuta con i pozzi Polok-1 e Chinwol-1, situati nel blocco 29 del bacino Salina, nel sud-est delle acque messicane del Golfo del Messico, al largo delle coste degli stati di Veracruz e Tabasco. Entrambi i pozzi hanno trovato depositi di petrolio di buona qualità, in località a 87 km dalla costa di Tabasco, e confermano che questa zona ha un grande potenziale.
Il primo pozzo, Polok-1, è stato perforato a una profondità di 2.610 metri, trovando circa 200 metri di sabbia oleosa. Mentre per il pozzo Chinwol-1 si sono perforati 1.850 metri, e in questo caso lo spessore dello strato di sabbia oleosa è stato di 150 metri.
La scoperta di Polok lascia immaginare prospettive di termine positive per il bacino della Salina. Ad oggi, il consorzio ha investito oltre 765 milioni di dollari e generato oltre 1.800 posti di lavoro diretti e indiretti.
Le sonde esplorative Polok-1 e Chinwol-1 sono state completate in meno tempo di quanto inizialmente previsto e a un costo inferiore, pur mantenendo i più elevati standard di sicurezza e sotto severi protocolli sanitari per prevenire la diffusione del Covid-19, sia nelle strutture in terra come in alto mare.