Uno dei settori maggiormente in corsa verso la transizione a fonti rinnovabili è quello dell’aviazione. A partire dal 2020, la IATA (International Air Transport Association) ha fissato come obiettivo primario quello di una crescita verso le zero emissioni di carbonio, grazie all’uso di diversi carburanti sostenibili come i biocarburanti prodotti dai rifiuti.
Per sostenere questo processo, Repsol ha recentemente annunciato il completamento del primo lotto di biojet prodotto da rifiuti nel suo complesso industriale Petronor, a Bilbao.
Il lotto è composto da ben 5.300 tonnellate di carburante e il suo utilizzo eviterà l’emissione di 300 tonnellate di CO2, l’equivalente di 40 voli tra Madrid e Bilbao.
La società spagnola aveva annunciato inoltre di voler costruire il primo impianto di combustibili avanzati a basse emissioni in Spagna con la capacità di produrre 250.000 tonnellate di idrobiodiesel, biojet, bionafte e biopropano dai rifiuti ogni anno. Inoltre, tra gli obiettivi stabiliti nel suo Piano Strategico 2020-2025 c’è l’ambizione di produrre 1,3 milioni di tonnellate di biocarburanti sostenibili nel 2025 e oltre 2 milioni di tonnellate nel 2030.