Prende forma il progetto Kaombo, giacimento di Total nell’offshore dell’Angola di cui la oil major francese ha affidato a Saipem lo sviluppo.
Il contractor italiano, già nel 2014, aveva infatti ottenuto da Total un contratto EPIC (Engineering Procurement Installation Commissioning) del valore complessivo di 3 miliardi di dollari, per la fornitura di due unità FPSO (Floating Production, Storage and Offloading) con capacità di trattamento del greggio pari a 115.000 barili al giorno, una capacità di iniezione di acqua di 200.000 barili al giorno, una capacità di compressione del gas di 100 milioni di piedi cubici standard al giorno e una capacità di stoccaggio complessiva di 1,7 milioni di barili di greggio. Parallelamente, Total aveva affidato a Saipem, con un altro contratto da 1 miliardo di dollari, anche la manutenzione e la gestione delle due unità per i successivi 7 anni.
L’azienda di San Donato Milanese ha quindi individuato sul mercato le navi cisterna più adatte allo scopo, affidandone al cantiere Sembawang di Singapore la trasformazione in FPSO. Un processo lungo e complesso, considerando l’elevata dotazione tecnologica di cui devono disporre i due impianti galleggianti, ma che ora si sta avvicinando al termine. A brevissimo, infatti, la prima delle due unità, denominata FPSO Kaombo Norte, inizierà a fare le prove in mare, passaggio necessario e propedeutico alla consegna definitiva a Saipem. Da quel momento la prima Floating Production, Storage and Offloading unit navigherà dal Far East fino alle coste dell’Angola, per essere installata nel sua ubicazione definitiva e iniziare a lavorare il greggio estratto dal Blocco 32 del giacimento Kaombo. Nei mesi successivi lo stesso tragitto verrà quindi percorso anche dall’altro mezzo, la FPSO Kaombo Sul, che raggiungerà quindi nell’offshore africano la sua ‘gemella’ per operare anch’essa al servizio di Total.
A rivelare le tempistiche di consegna dei due mezzi è stato il gruppo internazionale V. Group, tra i leader mondiali nei servizi di shipmanagement, a cui Saipem ha affidato (precisamente alla controllata V. Ships Offshore) la gestione tecnica di questi due mezzi in tutte le fasi della navigazione.