Snam e Baker Hughes (BHGE), società del gruppo General Electric, hanno firmato oggi un accordo finalizzato allo sviluppo di infrastrutture di micro-liquefazione per dare impulso alla mobilità sostenibile nei trasporti pesanti su strada e per promuoverne l’avvio nei trasporti via mare in Italia.
Snam e BHGE valuteranno entro la fine del 2018 la possibile realizzazione di quattro impianti di micro-liquefazione distribuiti sul territorio nazionale, che sarebbero i primi in Italia e tra i primi in Europa di questa tipologia e potranno avere dimensioni simili a quelle di un campo da calcio.
La produzione annua complessiva dei quattro impianti, pari a circa 140.000 tonnellate di gas naturale liquefatto (GNL) o bio-GNL (biometano liquido, ottenuto dalla frazione organica dei rifiuti urbani o da biomasse agricole e agroindustriali), andrà a rafforzare la produzione italiana di gas rinnovabile a zero emissioni di CO 2 destinato al settore dei trasporti.
Il potenziale investimento previsto per i quattro impianti, in caso di esito positivo dello studio, è nell’ordine dei 50-80 milioni di euro nel corso dei prossimi anni. L’accordo prevede anche l’opportunità di sviluppare ulteriori infrastrutture di micro-liquefazione in Italia e all’e stero.
“Con questo accordo – ha commentato il CEO di Snam, Marco Alverà – rafforziamo il nostro impegno per una maggiore diffusione della mobilità sostenibile e per la decarbonizzazione dell’intero settore dei trasporti pesanti in Italia. Il nostro obiettivo è dare un contributo decisivo all’affermazione di un nuovo concetto di mobilità rinnovabile grazie al biometano e al bio-GNL. L’ingresso nel segmento del micro-GNL, in grado di portare allo stato liquido sia il gas naturale sia il biometano, fa leva sulla leadership europea di Snam nelle infrastrutture e sulla sua presenza nel settore della mobilità, che stimolerà la crescita dei consumi a livello mondiale. Siamo pronti a portare le nostre competenze anche all’estero”.
Lorenzo Simonelli, Presidente e CEO di BHGE, ha commentato: “Le fonti energetiche a ridotte emissioni di CO 2 avranno un ruolo di primo piano nel consentire una transizione fluida verso un mix energetico più sostenibile. Questo accordo rappresenta un’ulteriore dimostrazione sia della validità delle soluzioni tecnologiche e dei servizi fullstream che BHGE puó offrire sul mercato del gas, sia dell’esperienza dell’azienda nel settore del micro-GNL. In stretta collaborazione con Snam, lavoreremo allo sviluppo di soluzioni che consentano una riduzione delle emissioni a supporto della sostenibilità del settore del trasporto pesante. La nostra esperienza trentennale ci permette di fornire una vasta gamma di competenze, tecnologia a basso consumo, e sistemi leader nell’industria, con lo scopo di favorire un aumento della produttività e una riduzione significativa delle emissioni inquinanti”.
Il GNL per i trasporti pesanti – spiega Snam nella sua nota – è un settore in rapida espansione: i veicoli che utilizzano questo carburante in Italia sono aumentati da meno di 100 a circa 1.000 unità dal 2015. Il numero di stazioni di rifornimento di GNL è salito a 20.
La realizzazione di quattro nuovi impianti di micro-liquefazione e la conseguente crescita della disponibilità di GNL sull’intero territorio nazionale supporteranno un aumento del numero di camion a GNL circolanti (potenzialmente fino a 15.000 unità nei prossimi anni), agevolando lo sviluppo dei trasporti low-carbon anche nel Centro-Sud Italia.
Il GNL rappresenta una soluzione immediatamente disponibile per eliminare le polveri sottili e ridurre le emissioni di CO 2 nei settori dei trasporti su strada e marittimi. Il bio-GNL è l’unica tecnologia esistente per lo sviluppo di carburanti totalmente rinnovabili e a zero CO 2 per i veicoli pesanti.